Mostra in Vaticano su "Compostela e l'Europa. La storia di Diego Gelmirez"
Dopo il grande successo di Parigi, è giunta a Roma la mostra “Compostela e l’Europa.
La storia di Diego Gelmirez”, dedicata al primo arcivescovo di Santiago, figura fondamentale
nella costruzione della cattedrale della città ma soprattutto promotore di un pellegrinaggio
ancora oggi vissuto da milioni di persone. L’esposizione allestita presso il Braccio
di Carlo Magno in Vaticano fino al primo agosto, ospita anche opere d’arte mai esposte
al pubblico e si inserisce all’interno delle attività programmate in occasione dell’Anno
Santo. Il servizio di Cecilia Seppia:
Santiago
come Roma, come Gerusalemme sotto la guida di colui che contribuì a rendere il luogo
dove giaceva l’apostolo Giacomo uno dei grandi centri nevralgici del mondo cristiano.
Diego Gelmirez: primo arcivescovo di Compostela, vissuto tra il 1070 e il 1140 diede
un impulso senza pari allo sviluppo di tutta la Galizia, con lui si aprì l’epoca d’oro
della cultura e dell’arte compostelana, e milioni di persone cominciarono appunto
a mettersi in cammino, attratti senz’altro da questa fioritura artistica senza pari,
ma anche da un profondo sentimento di devozione spirituale. Sentiamo il curatore dell’esposizione,
il prof. Manuel Castinerias:
“Dobbiamo
pensare che Gelmirez è stata una figura simile a quella di Desiderio di Montecassino
o dell’abate Ugo de Cluny, l’abate Bégon de Conques. Ci sono cioè dei personaggi importantissimi
per la storia della Chiesa nell’XI-XII secolo che hanno capito che era molto importante
costruire dei grandi monumenti per lasciare il messaggio della loro fede e del loro
credo e, grazie a queste grandi costruzioni, noi abbiamo questa storia culturale d’Europa,
perché culto e cultura hanno la stessa radice”.
Tra
le opere esposte, provenienti dalla Cattedrale di Santiago e da altri monumenti, spiccano
la colonna tortile e il bassorilievo Donna con i grappoli d’uva, così come opere provenienti
da monumenti situati lungo le vie di pellegrinaggio a Compostela, ma il soggetto principale
di questa esposizione è senza dubbio il viaggio. Ancora Manuel Castinerias:
“Credo
che il viaggio sia stato sempre il motore dell’arte: è attraverso il viaggio e la
conoscenza degli altri che uno impara a fare una’altra cosa. Noi siamo debitori di
questo grande progetto del XII secolo. Compostela è conosciuta grazie a questo lavoro
di promozione di Gelmirez ed il suo messaggio è quello di una cultura unitaria europea,
di mettere in rapporto i grandi centri d’Europa ed anche di costruire una grande cattedrale
credo sia molto attuale per l’Europa stessa”.
La mostra
diventa dunque una grande opportunità per ripercorrere quelle radici comuni che, oggi
come allora, sono fondamentali per il consolidamento dell’unità europea. Gelmirez
fu in definitiva un sapiente architetto, costruttore di palazzi e monumenti ma soprattutto
di ponti, di vie di comunione e condivisione.