Mons. Fortino: gioia per il riavvicinamento tra i Patriarcati di Costantinopoli
e Mosca
“Con sincera gioia e soddisfazione si apprendono le notizie positive dell’incontro
fra i due Patriarchi di Costantinopoli e di Mosca e il coinvolgimento della comunità
ecclesiale”: così mons. Eleuterio Fortino, sotto-segretario del Pontificio Consiglio
per la promozione dell’unità dei cristiani, commenta al Sir la storica visita del
Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I in Russia, che si è conclusa il
31 maggio scorso dopo dieci giorni di soggiorno che hanno segnato un passo decisivo
nel riavvicinamento tra le due Chiese ortodosse. “Lo scambio di visite dei Primati
o di loro delegazioni con le conseguenti conversazioni e con le concelebrazioni eucaristiche
– osserva mons. Fortino - è uno dei modi in cui le Chiese ortodosse esprimono e vivono
la loro comunione nella fede e nella solidarietà ecclesiale”. Ciò contribuisce, prosegue
il presule, “al rafforzamento delle loro relazioni ed anche alla cooperazione interortodossa.
Questo è un aspetto vitale, soprattutto per quelle Chiese che sono uscite da una situazione
di limitazioni di libertà a causa di regimi oppressivi e che ora riorganizzano la
loro vita materiale, spirituale, culturale e pastorale”. “L’esperienza della comunione
– sottolinea il rappresentante del dicastero vaticano – sostiene e rafforza”. “Ciò
significa anche – afferma ancora mons. Fortino - che sono superate le cause contingenti
ma gravi che nel recente passato avevano creato tensioni fra le due Chiese fino alla
non menzione nella Chiesa russa del nome del Patriarca Ecumenico nei Dittici che si
proclamano nella liturgia patriarcale”. Secondo mons. Fortino “un altro motivo di
particolare interesse è stata la discussione circa la preparazione e la convocazione
del santo e grande Concilio di tutte le Chiese ortodosse. L’evento darebbe un contributo
decisivo alla comunione e cooperazione delle Chiese ortodosse nel nostro tempo. Nel
progetto di quel Concilio è anche presente la questione dell’atteggiamento delle Chiese
ortodosse verso il mondo cristiano”. “Come cattolico – conclude mons. Fortino - guardo
a tutto ciò con simpatia e interesse a quanto avviene tra le Chiese. La vitalità delle
Chiese ortodosse è importante per la Chiesa di Cristo nel mondo. Ma è anche positiva
per il ristabilimento fra cattolici e ortodossi, anche per il superamento di frange
critiche o reticenti presenti in varie Chiese verso le relazioni ecumeniche”. (M.G.)