"Aiuto alla Chiesa che Soffre" sostiene le Chiese nei Balcani
"Aiuto alla Chiesa che Soffre" (Acs) estende il suo impegno nei Balcani. Due centri
pastorali in Macedonia e Albania saranno ristrutturati grazie all’intervento dell’associazione
caritativa internazionale che aiuta i cristiani perseguitati e sofferenti. L'ufficio
britannico dell'organizzazione ha infatti annunciato il finanziamento dei lavori per
il centro pastorale a Skopje, considerato uno strumento importante per raggiungere
la vicina comunità cristiana, in un Paese come la Macedonia in cui un terzo dei due
milioni di abitanti è disoccupato. La struttura richiede urgentemente un impianto
di riscaldamento, visto che le temperature invernali toccano non di rado i -15°c.
Mons. Antun Cirimotic, direttore del centro, costruito nel 1983, ha detto ad Acs che
i lavori sono necessari visto che non sono mai stati effettuati in precedenza. Il
Vescovo Kiro Stojanov di Skopje ha sottolineato come i macedoni apprezzino l'operato
della Chiesa cattolica, particolarmente attiva nell'azione sociale, come dimostra
la gestione di numerose mense per i poveri, orfanotrofi e ospedali. “La gente ci rispetta
– ha dichiarato il presule all'agenzia Zenit –. Essendo molto dispersi, siamo visibili
ovunque. Abbiamo molte vocazioni, anche se siamo una piccola Chiesa”. Le sfide da
affrontare sono davvero numerose, a cominciare dal fatto che ci sono appena 18 sacerdoti
per un totale di 20mila cattolici. Non meno importante è l’attività di Acs nella
vicina Albania, dove la Chiesa continua a crescere dopo il crollo del comunismo, anche
se non le sono ancora state restituite tutte le proprietà di cui il governo comunista
si era impossessato. Nella diocesi albanese di Shkodre, l'associazione sta finanziando
la ristrutturazione di un centro pastorale, che rappresenterà un importante passo
avanti per la Chiesa della regione. (M.G.)