Alla terza edizione de "Le piazze di maggio", al Santuario della Verna, il tema della
cultura della pace e delle vie per radicarla nel quotidiano
Quali sono le vie che conducono ad una cultura di pace? Le ha proposte in questi giorni
l’Associazione Rondine Cittadella di Pace, che oggi conclude al Santuario della Verna
la terza edizione de “Le piazze di maggio”, un itinerario ideale di incontri attraverso
la formazione, la bellezza ed il dialogo. Ce ne parla Francesca Sabatinelli:
Dialogo interreligioso,
formazione e università, impresa sociale e terzo settore, riflessione e silenzio interiore.
L’associazione Rondine Cittadella di Pace ha proposto questi percorsi come vie per
arrivare ad una vera cultura di pace. Un itinerario ispirato alla figura di San Francesco,
che si è sviluppato tra Umbria e Toscana e che ha visto gli interventi di esponenti
del mondo culturale, religioso, accademico, diplomatico, istituzionale ed economico,
legati da un filo conduttore costante: unica la persona, molte le vie. Abbiamo intervistato
Franco Vaccari, presidente dell’Associazione Rondine Cittadella
di Pace:
R. - Centrare di nuovo tutto sulla persona
e vedere che diversi ambiti di vita quotidiana possono essere strade percorribili
per crearci come persone di pace e creare una cultura della pace: questo era lo scopo
de “Le piazza di maggio” di quest’anno.
D. - A chiusura
dell’evento, potere dire di averlo raggiunto questo scopo?
R.
- Siamo pieni di soddisfazione e di gioia, perché abbiamo incontro luoghi e persone
che, o erano già in sintonia con questo atteggiamento, o si sono messe in sintonia.
E mi riferisco in modo particolare ai luoghi dell’Umbria, alle Università degli studi,
alle Università per gli stranieri. Mi sono riferito ad Assisi, perché abbiamo attinto
allo "Spirito di Assisi" e al gesto di Giovanni Paolo II. E mi riferisco ai giovani
che incontriamo nella vita: l’altro non lo incontriamo fuori da noi, ma lo incontriamo
se ciascuno di noi rientra davvero in se stesso.
D.
- Motore e cuore de “Le piazze di maggio” è lo Studentato internazionale di Rondine
Cittadella della Pace. Che cos'è?
R. - Sono gli studenti
che vengono dai luoghi di guerre, permangono a Rondine per un lungo periodo, il tempo
cioè di laurearsi o di prendere una specializzazione post-laurea, vivendo un’esperienza
di dialogo e di riconciliazione, per poi ritornare nei loro luoghi e testimoniare
che una cultura del dialogo e della convivenza pacifica è possibile. Diventano, quindi,
dei veri antidoti alla guerra e al conflitto.