2010-05-29 11:45:01

Il cardinale Ouellet: continuerò a lottare contro l’aborto nonostante le critiche


Dimezzare gli aborti in Canada e aiutare le madri a portare avanti le gravidanze. È quanto ha chiesto il cardinale primate canadese Marc Ouellet, arcivescovo di Québec, a una conferenza stampa in cui è tornato a parlare del tema che nei giorni scorsi lo ha visto al centro di vivaci polemiche nel Paese. Intervenendo a un convegno pro-life – lo ricordiamo – il porporato aveva sostenuto che l’aborto è un crimine ingiustificabile. All’ondata di critiche dal mondo politico e dei media, il cardinale Ouellet – riferisce l’agenzia Cns - ha replicato che non si farà intimidire e che continuerà a denunciare il crimine dell’aborto: “Non lascerò le cose come stanno. C’è un legittimo dibattito sulla promozione della vita umana, sul rispetto per i bambini non nati”, ha detto. Alla conferenza stampa egli ha criticato l’alto numero di aborti nel Paese (100mila all’anno) e la mancanza di una legislazione chiara in materia. “Il dibattito sull’aborto è aperto e non dobbiamo averne paura. Dobbiamo affrontarlo anche se c’è una mozione in Québec e un primo ministro a Ottawa che vanno nella direzione opposta e si rifiutano di riesaminare la legislazione in materia”, ha detto il porporato. Egli ha quindi lamentato l’assenza di aiuti statali a favore delle organizzazioni pro-vita, aiuti che sono invece garantiti alle cliniche abortiste: “Vorrei un pari trattamento per le organizzazioni che difendono la vita”. E ha concluso: “Se ci fosse più equità nei finanziamenti, si farebbero grandi passi avanti”. (L.Z.)







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