Il cardinale Tauran: le religioni sono decisive per un vero sviluppo
Di fronte a una “crisi planetaria” che ci rivela la “precarietà” del mondo che “ci
siamo costruiti”, il compito delle religioni è decisivo per “ritrovare il senso del
bene comune universale”. Così il cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio
Consiglio per il Dialogo interreligioso, ieri sera a “Piazze di maggio 2010: Vie di
pace”, itinerario di riflessioni, dibattiti e arte promosso fino al 30 maggio dall’associazione
“Rondine Cittadella della Pace”. Ieri, il primo incontro – riferisce l’agenzia Sir
- ad Assisi, era sul ruolo delle religioni per la pace. “Benedetto XVI – ha affermato
Tauran – ci ricorda che solo grazie a una corretta gerarchia di beni umani è possibile
promuovere un vero sviluppo”. In ciò “le religioni sono decisive, specie perché insegnano
la fraternità, la pace, educano a dare spazio a Dio”. “Se vogliamo prevenire guerre
e conflitti e vogliamo costruire una società solidale - ha aggiunto il porporato -
tutti i credenti devono unire i loro sforzi accanto a quanti operano a favore del
rispetto dei diritti umani, della salvaguardia della famiglia e della vita, della
libertà religiosa, e contro ciò che contraddice il vero bene della persona umana”.
Per il cardinale Tauran “i credenti di religioni diverse contribuiscono concretamente
alla pace quando sono capaci di vedere nell’altro un fratello portatore di valori
positivi e uniscono sforzi e iniziative per collaborare insieme”. (R.G.)