Lettera di sostegno al Papa da parte di cardinali e vescovi salesiani
Il 23 maggio scorso, il Rettor maggiore dei Salesiani, don Pascual Chávez Villanueva,
a conclusione dell’Eucaristia, celebrata nella neo basilica di Colle Don Bosco, ha
letto e consegnato nelle mani del Cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone,
una lettera per il Sommo Pontefice. Lo riferisce Zenit. A firmare il testo, oltre
i membri del Consiglio generale, anche i Vescovi e i Cardinali radunati per il loro
incontro a Torino in occasione del 150° della Congregazione salesiana, del centenario
della morte del primo Successore di Don Bosco, il Beato Michele Rua e del 125° dell’ordinazione
episcopale del primo Vescovo salesiano, mons. Giovanni Cagliero, in seguito elevato
alla dignità cardinalizia. Il motivo principale alla base della lettera, spiega il
Rettor maggiore nel testo, “è quello di esprimere a Vostra Santità, l’affetto, la
vicinanza, la piena disponibilità che Don Bosco ci ha insegnato a vivere, fin dai
primi tempi della sua esperienza carismatica, nei confronti del Santo Padre e di tutta
la Chiesa”. “Con Vostra Santità – continua don Pascual Chávez Villanueva – condividiamo
le preoccupazioni del momento presente, chiedendo al Signore di purificare la nostra
vita e di purificare la Chiesa per poter essere degni annunciatori del Vangelo, soprattutto
ai giovani, ai poveri, agli ultimi, a coloro che ancora non conoscono la Buona Novella”.“In
secondo luogo, Santità, vogliamo assicurare a Lei di voler coltivare nella Congregazione
e nella persona di questi nostri fratelli Vescovi un profondo rinnovamento spirituale”.
“Il terzo motivo – prosegue –, come Figli di Don Bosco è quello di assicurare a Vostra
Santità la preoccupazione per i giovani di oggi, che spesso appaiono come 'pecore
senza pastore'”. Raccogliendo l'appello lanciato dallo stesso Benedetto XVI, don Chávez
rinnova l’impegno dei salesiani di farsi carico della “emergenza educativa” che colpisce
le società e le culture contemporanee.“In un mondo che pur con mille contraddizioni
cerca di farsi carico di difendere i diritti della persona umana – conclude - vogliamo
essere apostoli dei giovani, custodendo il loro diritto alla conoscenza di tutto quello
che è 'nobile, giusto, puro, onorabile, degno di lode'”.