L'Argentina celebra oggi il bicentenario della nazione
La nazione argentina celebra oggi il bicentenario della "Rivoluzione di Maggio", pietra
miliare nel cammino di indipendenza del Paese; vengono in particolare commemorati
alcuni eventi che consolidarono le richieste da tempo avanzate per una maggiore partecipazione
politica ed economica dei creoli nella vita della colonia, governata dal Viceré del
Rio de La Plata e amministrata da funzionari spagnoli ignari delle problematiche locali.
Dopo l’invasione della Spagna da parte delle truppe napoleoniche e la caduta del re
Fernando VII, venne convocato a Buenos Aires un “Cabildo abierto” (22 maggio 1810),
un consiglio di governo aperto alla cittadinanza al quale parteciparono militari,
sindaci di quartiere, avvocati, chierici, scrivani, medici: un totale di 251 rappresentanti,
162 dei quali votarono per la destituzione del Viceré Baltasar Cisneros. Il 25 maggio
successivo, una nuova riunione del “Cabildo” comunicò la formazione della Prima Giunta
di governo presieduta da Cornelio Saavedra, un militare di opinioni moderate: il Paese
iniziava in tal modo un processo di autonomia politica che sarebbe giunto a compimento
il 9 luglio 1816 con la proclamazione dell’indipendenza a Tucumán. Le manifestazioni
organizzate per la ricorrenza mettono in rilievo tre assi tematici: l’indipendenza
e la sovranità nazionale attraverso lo sviluppo della cultura, della scienza e della
tecnologia; la necessità di promuovere la partecipazione politica e il federalismo
e l’approfondimento dell’appartenenza latinoamericana, temi che verranno declinati
in forum regionali, affrontando gli ambiti del lavoro, cultura, università, immigrazione,
risorse idriche, diritti umani, gioventù. L’argomento “Fede e storia nel Bicentenario”
è stato in particolare trattato in un incontro di spiritualità e arte svoltosi presso
il Santuario di Luján in marzo scorso. La stessa Basilica mariana ha ospitato l’8
maggio un evento commemorativo promosso dalla Conferenza episcopale argentina, sul
tema “Con Maria, costruiamo una Patria per tutti”. Il raduno è iniziato con la recita
della “Preghiera per la Patria”, composta dai vescovi argentini durante la crisi del
2001-2002; nello stesso momento l’accensione di candele ha simboleggiato la richiesta
alla Vergine di una nuova luce per l’Argentina. L’iniziativa si è conclusa con la
Celebrazione Eucaristica presieduta dal cardinale Jorge Bergoglio, arcivescovo di
Buenos Aires. Nella giornata odierna ogni vescovo presiederà un Te Deum di ringraziamento
per i 200 anni di vita della Nazione nella propria cattedrale diocesana e momenti
di speciale preghiera per la Patria si terranno in ogni parrocchia del Paese. A Roma,
una Santa Messa è stata celebrata questa mattina nella Chiesa nazionale argentina
in Piazza Buenos Aires. (A cura di Marina Vitalini)