I valori dello sport al centro della Giornata internazionale dell’Africa 2010
Si celebra di oggi in tutto il mondo la Giornata internazionale dell’Africa. La ricorrenza
ricade nell’anniversario della nascita dell’Organizzazione dell’Unione Africana (OUA),
il 25 Maggio 1963, un organismo divenuto poi nel 2002 Unione Africana (UA). “Mantenere
e consolidare la pace grazie allo sport” è il tema scelto per il 2010, in vista dei
mondiali di calcio che si disputeranno a giugno e luglio prossimi in Sudafrica. Secondo
il presidente delle Commissione dell’UA, Jean Ping, il tema scelto per la Giornata
è una sintesi della “volontà africana di compiere tutti gli sforzi possibili per costruire
un’Africa di pace e prosperità, inserita a pieno titolo e con un ruolo dinamico sulla
scena internazionale”. Evocando “la forza e il ruolo dello sport a favore della pace
e della coesione sociale” nel suo messaggio per la Giornata – citato dall'agenzia
Misna - Ping ha ricordato che la Coppa del mondo di rugby del 1995, giocata in Sudafrica,
“rappresentò il sigillo della riconciliazione” dopo anni di apartheid. In situazioni
delicate di “post-conflitto” lo sport può anche rivelarsi protagonista di difficili
processi di ricostruzione, di convivenza e di dialogo tra comunità inizialmente rivali,
con sfollati o rifugiati. “La pace non significa soltanto assenza di guerra, è anche
sinonimo di sviluppo” ha evidenziato Ping, convinto che lo sport sia “mezzo di inclusione
sociale” e possa favorire il “valore della solidarietà”, un concetto da applicare
anche nello “sfruttamento finora parziale degli immensi potenziali del continente”.
Nell’anno in cui 17 Paesi africani festeggiano il cinquantenario della loro indipendenza,
il presidente della Commissione dell’UA ha quindi invitato i dirigenti africani a
costruire “con un’impresa collettiva il sogno dei ‘Padri fondatori’: un continente
indipendente, unito, prospero e in pace”. Ricco di spunti anche il messaggio per la
Giornata dell’Africa del Segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, secondo il quale
il movimento di indipendenza che ha “investito l’Africa 50 anni fa ha il merito di
aver dato nuovi indirizzi all’agenda mondiale, di aver dato nuovi membri all’Onu,
ricordando alla comunità internazionale la sua responsabilità nei confronti dei più
vulnerabili e che siamo tutti parte della grande famiglia delle nazioni”. E fra le
tante iniziative in programma oggi si segnala l’inaugurazione di canale televisivo
tutto dedicato all’Africa e consultabile liberamente tramite il sito internet dell’emittente
‘TV5 Monde’. Sempre nel campo dei media, un’altra iniziativa che comincia oggi per
concludersi il 28 maggio è la settimana speciale che l’emittente radiofonica ‘France
Info’ dedica al cinquantenario dell'indipendenza che ricorre quest'anno in 17 Paesi
africani; l’idea è dare voce ai giovani africani dal Camerun al Senegal, dalla Guinea
alla Costa d’Avorio, per valutare il percorso intrapreso e i ‘nuovi’ legami con l’ex-potenza
coloniale francese. E ancora, durante il mese di giugno, in occasione dei Mondiali
di calcio che inizieranno l’11 giugno in Sudafrica, ‘Arte’ dedicherà la sua programmazione
al continente che per la prima volta nella storia ospita questo evento sportivo. Due
i temi scelti dall’emittente franco-tedesca: da una parte il calcio e gli affari a
esso collegato, da un’altra uno “speciale Sudafrica” organizzato attorno a film e
documentari. Infine, domenica 30 maggio, in 40 piazze d’Italia, sarà possibile aderire
attivamente alla campagna “Mio fratello è Africano”, promossa dai Medici con l’Africa
Cuamm. Contestualmente si terrà l’azione collettiva “Mani in Africa”: grandi e piccoli
saranno chiamati a intingere le mani in barattoli di colore nero e lasciare l’impronta
su un telo bianco a formare un ideale profilo del continente africano. Un gesto concreto,
seppure metaforico, per toccare con mano la terra africana, per “sporcarsi le mani
insieme al nostro fratello africano”. Il tutto arricchito da concerti, incontri e
mostre per avvicinare ancora di più la cultura africana. (M.G.)