2010-05-26 15:16:44

Assemblea Cei. Mons. Nosiglia: educare i giovani a crescere in un Paese che cresce insieme


Proseguono in Vaticano i lavori della 61.ma assemblea della Conferenza episcopale italiana. Domani mattina, i presuli della Cei saranno ricevuti in udienza da Benedetto XVI. Sui lavori della giornata odierna illustrati da mons. Cesare Nosiglia, vescovo di Vicenza e nuovo vice presidente della Cei per il Nord d'Italia, ci riferisce Francesca Sabatinelli:RealAudioMP3

Il Paese crescerà solo se crescerà insieme. Il vescovo di Vicenza, Cesare Nosiglia, cita un documento di anni fa della Chiesa italiana per ripetere l’impegno di quest’ultima nelle celebrazioni del 150.mo anniversario dell’Unità d'Italia, ma anche per ribadire come affrontare l’oggi nel Paese, soprattutto in riferimento alla sfida educativa, questione che oggi ha dominato l’appuntamento dei vescovi con la stampa:
 
“Il futuro sono i giovani e che Paese dobbiamo consegnargli? Un Paese che sa veramente mostrare la sua unità o che comunque tende sempre di più a costituirsi come punto di riferimento anche per una crescita armonica di tutte le sue componenti, sia dal punto di vista sociale, religioso, economico, istituzionale e così via. E’ una responsabilità che abbiamo verso le nuove generazioni”.

 
Il presule ha presentato la serie degli orientamenti pastorali per il prossimo decennio, che al centro hanno appunto la sfida educativa e la risorsa che l’educazione pone per la società e per la Chiesa. Una sfida che ha assunto un’urgenza particolare, ha detto, data la complessità del mondo che cambia. La Chiesa, quindi, con gli attuali orientamenti indica a se stessa, ma anche al Paese, dove puntare la bussola del suo progresso e del suo futuro:

 
“Lo fa rivolgendosi alle famiglie, anzitutto, lo fa rivolgendosi anche ai destinatari, soprattutto ai giovani, perché sappiano con libertà camminare sulle vie dell’educazione. Lo fa poi rivolgendosi anche ad altre realtà civili, alla scuola, ai gruppi sportivi, al tempo libero, allea realtà culturali e sociali coinvolte nell’azione educativa e formativa. Si rivolge anche ai mass media. Infine, ci si rivolge anche alle istituzioni politiche, culturali, economiche, sociali, perché investano le loro migliori energie in questo ambito, che rappresenta, a nostro avviso, il cuore pulsante del Paese”.

 
Mons. Nosiglia ha poi precisato, in relazione ai tagli che il governo sta effettuando nel campo scolastico, che per investimenti non si intende solo dal punto di vista economico:

 
“Intendo investimento di personale, investimento di cultura, investimento che riguarda la mentalità stessa. Sono tanti gli adulti che hanno tirato i remi in barca e che pensano che ormai, tutto sommato, il mondo giovanile vada per suo conto e sia difficile e quasi impossibile dialogare. E’ una mentalità che deve rinnovarsi”.

 
Mons. Nosiglia è anche tornato sulla questione della pedofilia. Il tema dell’educazione ha detto dà un contributo notevole sotto il profilo di una formazione anche dei sacerdoti così come degli educatori. Un segno di incoraggiamento e di speranza, è stato il suo messaggio, sui cui si può far leva per risolvere e affrontare anche il problema della pedofilia.







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