Assemblea Cei. Mons. Nosiglia: educare i giovani a crescere in un Paese che cresce
insieme
Proseguono in Vaticano i lavori della 61.ma assemblea della Conferenza episcopale
italiana. Domani mattina, i presuli della Cei saranno ricevuti in udienza da Benedetto
XVI. Sui lavori della giornata odierna illustrati da mons. Cesare Nosiglia, vescovo
di Vicenza e nuovo vice presidente della Cei per il Nord d'Italia, ci riferisce Francesca
Sabatinelli:
Il Paese
crescerà solo se crescerà insieme. Il vescovo di Vicenza, Cesare Nosiglia, cita un
documento di anni fa della Chiesa italiana per ripetere l’impegno di quest’ultima
nelle celebrazioni del 150.mo anniversario dell’Unità d'Italia, ma anche per ribadire
come affrontare l’oggi nel Paese, soprattutto in riferimento alla sfida educativa,
questione che oggi ha dominato l’appuntamento dei vescovi con la stampa: “Il
futuro sono i giovani e che Paese dobbiamo consegnargli? Un Paese che sa veramente
mostrare la sua unità o che comunque tende sempre di più a costituirsi come punto
di riferimento anche per una crescita armonica di tutte le sue componenti, sia dal
punto di vista sociale, religioso, economico, istituzionale e così via. E’ una responsabilità
che abbiamo verso le nuove generazioni”.
Il presule
ha presentato la serie degli orientamenti pastorali per il prossimo decennio, che
al centro hanno appunto la sfida educativa e la risorsa che l’educazione pone per
la società e per la Chiesa. Una sfida che ha assunto un’urgenza particolare, ha detto,
data la complessità del mondo che cambia. La Chiesa, quindi, con gli attuali orientamenti
indica a se stessa, ma anche al Paese, dove puntare la bussola del suo progresso e
del suo futuro:
“Lo fa rivolgendosi alle famiglie,
anzitutto, lo fa rivolgendosi anche ai destinatari, soprattutto ai giovani, perché
sappiano con libertà camminare sulle vie dell’educazione. Lo fa poi rivolgendosi anche
ad altre realtà civili, alla scuola, ai gruppi sportivi, al tempo libero, allea realtà
culturali e sociali coinvolte nell’azione educativa e formativa. Si rivolge anche
ai mass media. Infine, ci si rivolge anche alle istituzioni politiche, culturali,
economiche, sociali, perché investano le loro migliori energie in questo ambito, che
rappresenta, a nostro avviso, il cuore pulsante del Paese”.
Mons.
Nosiglia ha poi precisato, in relazione ai tagli che il governo sta effettuando nel
campo scolastico, che per investimenti non si intende solo dal punto di vista economico:
“Intendo
investimento di personale, investimento di cultura, investimento che riguarda la mentalità
stessa. Sono tanti gli adulti che hanno tirato i remi in barca e che pensano che ormai,
tutto sommato, il mondo giovanile vada per suo conto e sia difficile e quasi impossibile
dialogare. E’ una mentalità che deve rinnovarsi”.
Mons.
Nosiglia è anche tornato sulla questione della pedofilia. Il tema dell’educazione
ha detto dà un contributo notevole sotto il profilo di una formazione anche dei sacerdoti
così come degli educatori. Un segno di incoraggiamento e di speranza, è stato il suo
messaggio, sui cui si può far leva per risolvere e affrontare anche il problema della
pedofilia.