Aperta in Vaticano la plenaria del Pontificio Consiglio della pastorale per i migranti
Aperta stamane in Vaticano la XIX Assemblea plenaria del Pontificio Consiglio della
pastorale per i migranti e gli itineranti, dedicata a studiare il fenomeno della mobilità
umana, mutevole e in crescita, per offrire risposte anzitutto alla persona. Il servizio
di Roberta Gisotti:
La Chiesa
fa il punto e s’interroga sulla mobilità umana, chiama in causa la corresponsabilità
degli Stati e delle organizzazioni internazionali nel gestire i flussi migratori e
non solo, e soprattutto raccomanda di combattere ogni forma di discriminazione e intolleranza
e di garantire in ogni tempo e luogo la dignità umana. Ad aprire i lavori, il presidente
del dicastero vaticano, l’arcivescovo Antonio Maria Vegliò che ha sottolineato i principi
guida della solidarietà e sussidiarietà, che tendono all’autentico sviluppo, auspicando
maggiore collaborazione tra governi, organismi internazionali e comunità ecclesiali.
A seguire è intervenuto l’arcivescovo Agostino Marchetto, segretario del Dicastero,
che ha chiesto agli operatori pastorali di guardare ad una comunione universale, senza
frontiere geografiche, storiche, culturali. E’ stato poi Johan Ketelers, segretario
generale della Commissione internazionale cattolica per le migrazioni, a soffermarsi
sui rapidi mutamenti in atto nelle società attuali che impongono correzioni di rotta
a tutti i soggetti, governativi e non, coinvolti in progetti di corresponsabilità,
in contesti complessi e differenziati. Nel pomeriggio è previsto l’intervento di padre
Peter Balleis, direttore del Servizio internazionale dei Gesuiti per i rifugiati.
Nella relazione anticipata alla stampa sottolinea come il movimento forzato di persone
è causato da conflitti, povertà, disuguaglianza, ingiustizia e violazioni dei diritti
umani, malgoverno, oppure da catastrofi per cui la gestione dei flussi migratori si
è rivelata spesso del tutto inadeguata. Così anche interverrà Peter Schatzer, rappresentante
regionale dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) per il Mediterraneo,
che affronterà anche il dolente tema dei rifugiati privati del diritto d’asilo e della
tratta di esseri umani. La giornata si chiuderà con due focus: il primo sugli studenti
fuori sede, che verrà affrontato dal prof. Ulrich Teichler dell’Università di Kassel
in Germania e il secondo sulla crisi dell’industria dell’aviazioni civile e le ricadute
su passeggeri e lavoratori del settori, di cui parlerà padre gesuita Pierre Martinot-Lagarde,
consigliere dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Oil).