2010-05-24 15:07:49

Stato d’emergenza nella capitale della Giamaica a causa del narcotraffico


Nella capitale della Giamaica, Kingston, è stato dichiarato lo stato d'emergenza. Le autorità stanno provvedendo all'evacuazione di donne e bambini dai quartieri della città messi a ferro e fuoco da scontri tra la polizia e gang armate di narcotrafficanti, che cercano di impedire l'estradizione del locale signore della droga, Christopher "Dudus" Coke. Il primo ministro giamaicano, Bruce Golding, ha avvertito le gang del narcotraffico che subiranno una ferma risposta da parte delle autorità, affermando che al crimine “non sarà permesso di trionfare”. “Le minacce contro la sicurezza del nostro popolo saranno represse in modo forte e deciso”, ha affermato Golding in un messaggio alla nazione.

A Pechino vertice Usa-Cina
Si è aperto a Pechino il vertice sino-americano di due giorni sul Dialogo strategico ed economico tra i due Paesi. Il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, ed il segretario del Tesoro, Timothy Geithner, sono a colloquio con alti responsabili cinesi. Clinton e Geithner tenteranno ancora di convincere i cinesi a rivalutare rapidamente lo yuan. Pechino, per il momento, parla sì di riforma, ma graduale. “La Cina apprezza l’iniziativa statunitense di ridurre gli ostacoli all’esportazione e di accogliere gli investimenti di aziende estere negli Stati Uniti – ha detto il vice premier cinese, Wang Qishan – e valuteremo i dettagli del piano per rimuovere gradualmente le barriere alle esportazioni di alta tecnologia e il riconoscimento dello status dell’economia di mercato cinese”. Gli americani sono in situazione di disavanzo commerciale nei confronti dell’economia cinese e le autorità finanziarie di Pechino detengono una grande quantità di buoni del Tesoro statunitensi e quindi una grossa percentuale del debito pubblico americano, che è fra i più alti del mondo.

Dopo le inondazioni in Polonia, allarme in Germania e in altre regioni dell’Est
Varsavia prepara l’evacuazione e la Germania trema. Le inondazioni che in Polonia hanno già fatto almeno 12 morti, minacciano ora anche Brandeburgo ed Europa dell’est. L’esondazione della Vistola ha costretto donne, bambini e intere famiglie a lasciare le loro case nei pressi di Swiniary, a un centinaio di chilometri dalla capitale polacca. Un flusso inarrestabile che ha qui raggiunto il tetto delle abitazioni. Allarme dal sindaco di Varsavia, che dopo aver ordinato la chiusura precauzionale di un centinaio di scuole, invita a tenersi pronti all’evacuazione. Almeno cinque, intanto, i morti fatti dalle alluvioni fra Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca. E a tremare è anche la regione tedesca del Brandeburgo, che dopo un'allerta di livello uno, attende il peggio fra mercoledì e giovedì.

In Pakistan evacuate 14 mila persone dalla Valle di Hunza
Il governo pakistano ha dichiarato ufficialmente lo stato di emergenza per la zona di Hunza, nella vallata himalayana del Karakoram, dove il lago Aatabad, da tempo ai limiti della sua capienza, è straripato in più punti, imponendo nelle ultime settimane l'evacuazione di una trentina di villaggi e di 14 mila persone. Il commissario speciale che per conto del governo segue l'evolversi della situazione nella provincia di Gilgit-Baltistan ha esteso la proibizione della circolazione delle persone nei 32 villaggi interessati, già in vigore per la notte, all'intera giornata. L'area colpita è la valle di Hunza, località turistica sull'antica “via della seta” che collega il Pakistan con la Cina. Un tratto della cosiddetta “autostrada della pace”, la Karakoram Highway, è inagibile dallo scorso gennaio, quando uno smottamento ha bloccato il corso del fiume Hunza. Si è formato un bacino lungo 16 chilometri, che cresce di circa un metro al giorno. Il flusso dell'acqua aumenta continuamente per lo scioglimento dei ghiacciai himalayani. Dall'inizio di maggio, le ruspe sono al lavoro per creare un canale di scarico, in modo da ridurre la pressione nel lago, ma per ora senza successo.

Afghanistan, autobus salta in aria e uccide cinque persone
Un autobus è esploso nella provincia occidentale afghana di Farah, dopo aver urtato contro un rudimentale ordigno esplosivo (ied) collocato sul ciglio della strada, causando almeno cinque morti ed otto feriti. Lo scrive l'agenzia di stampa Pajhwok. Lo scoppio, ha indicato il comandante della polizia locale, Abdul Rauf Ahmadi, è avvenuto in mattinata nel distretto di Khak-i-Safed, con l'automezzo che stava trasportando il personale di un cantiere edilizio vicino alla frontiera con l'Iran. L'ordigno esploso oggi è di quelli normalmente utilizzati dai talebani per attaccare mezzi e personale militare e di polizia afghano e straniero.

India, il premier parla di un possibile passaggio di consegne a Rahul Gandhi
Il primo ministro, Manmohan Singh, ha detto di “essere felice “di dimettersi per lasciare il posto a Rahul Gandhi, qualora “il partito del Congresso me lo chieda”. Il premier ha tenuto una conferenza stampa a New Delhi in occasione del primo anniversario del suo governo bis. Singh pensa che i giovani debbano "farsi avanti" e dice di essere “pronto a lasciare il suo posto”. Il figlio di Sonia Gandhi aveva rifiutato un posto da ministro nel governo dopo la vittoria elettorale dello scorso anno, in quanto occupato a riformare lo storico partito di famiglia. Singh non ha voluto dare nessun giudizio sul suo governo, di recente in calo di popolarità a causa di un'inflazione mensile galoppante del 10%, della minaccia dei ribelli maoisti e dell'alto tasso di corruzione, che vanifica i programmi anti-povertà. Singh ha smentito anche le indiscrezioni su “malumori” con la potente presidente del Congresso, Sonia Gandhi, considerata da molti come colei che guida l'esecutivo. La conferenza stampa, preceduta da un minuto di silenzio per la tragedia aerea di sabato scorso a Mangalore, è stata una delle rare occasioni per i media indiani di interagire con il premier. Singh, che l'anno scorso ha subito un'operazione cardiaca, non è considerato un “comunicatore”. Molte delle domande hanno riguardato il processo di pace con il Pakistan, che è di nuovo ripartito dopo l'incontro tra Singh e Yusuf Raza Gilani, in Bhutan.

Thailandia, l’opposizione chiede l’impeachment contro il presidente
Un gruppo di 159 deputati del partito di opposizione Pheua Thai ha presentato oggi al Senato una richiesta di impeachment contro il primo ministro thailandese, Abhisit Vejjajiva, e tre altri membri del governo: il vicepremier, Suthep Thaugsuban, il ministro dell'Interno, Chavarat Chanwirakul, e il ministro dei Trasporti, Sopon Sarum. La richiesta si basa sull'articolo 270 della Costituzione, che disciplina la procedura da seguire in caso di atti illeciti e abuso di potere da parte di pubblici rappresentanti. Il Pheua Thai – che raccoglie i sostenitori dell'ex premier Thaksin Shinawatra, vicini quindi al movimento delle “camicie rosse” appena represso dai militari dopo due mesi di manifestazioni a Bangkok – ha inoltre sottoposto alla Camera anche una mozione di sfiducia contro Abhisit e altri cinque esponenti di governo: i tre già citati, più il ministro delle Finanze, Korn Chatikavanij, e il ministro degli Esteri, Kasit Piromya. Intanto, le autorità thailandesi intendono estendere di una settimana, fino al 31 maggio, il coprifuoco notturno in vigore a Bangkok. L'esercito thailandese ha anche dichiarato di ritenere che i gruppi dell'opposizione vogliono ancora creare caos nel Paese. Il coprifuoco, nella proposta del Cres, sarà applicato da mezzanotte alle 4 di mattina. Nelle notti passate nelle quali il provvedimento è stato in vigore, “inizialmente dalle 21 alle 6”, non si sono verificate violenze.

Video col tentativo di estorsione, Sarah Ferguson si dice dispiaciuta
“Sono profondamente dispiaciuta per la situazione e l’imbarazzo creato. Mi trovo in difficoltà finanziarie ma non ho scuse”. Sono le prime dichiarazioni di Sarah Ferguson, atterrata domenica a Los Angeles, per essere premiata ad una cerimonia di solidarietà, organizzata dall’associazione per l’infanzia Variety. Nel video-scoop del News of the World, la duchessa di York aveva chiesto una somma pari a 575 mila euro al giornalista, spacciatosi per uomo d’affari, in cambio di un’intercessione presso l’ex marito Andrea, secondogenito di Elisabetta e rappresentante speciale per il Commercio internazionale e gli investimenti. Sarah ha ribadito l’estraneità del principe, sottolineata in un comunicato anche da Buckingham Palace. “Prendetevi cura di me e mio marito si prenderà cura di voi. Siamo la coppia divorziata più felice del mondo”, diceva Sarah nel video, riferendosi alla fine del suo matrimonio. Avvenuta nel 1996, l’ha lasciata con un assegno da 15 mila sterline l’anno. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza)
 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 144

 
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