2010-05-24 16:03:32

La Chiesa messicana: boicottaggio del censimento se mira a sminuire la presenza cattolica


Se non saranno introdotte radicali e convincenti correzioni alle domande sulla fede religiosa di appartenenza, “oggi ingannevoli e insidiose”, la Chiesa messicana chiederà di rifiutare il Censimento nazionale, che inizierà il 31 maggio. Così riporta il settimanale “Dalla fede” dell’arcivescovado di Città del Messico, guidata dal cardinale Norberto Rivera, facendo eco, tra l’altro, a dichiarazioni già espresse da numerosi vescovi del Paese, subito dopo la pubblicazione delle domande e delle possibili risposte contenute nel questionario predisposto per il censimento. Sotto la dicitura “credo cristiano cattolico” s’includono 12 singolari possibili appartenenze al cattolicesimo. La stessa Chiesa cattolica appare come “apostolica, romana, riformata”. E’ evidente che il questionario elaborato dall’Istituto nazionale di statistiche (Inegi) contiene gravissime lacune concettuali e, come sottolinea il settimanale “Dalla fede” e “dimostra mancanza di professionalità (…) e forse un non molto dissimulato desiderio di manipolazione dei risultati per servire fini perversi”. Si tratta – prosegue il periodico - di una “vera frode e risulta chiarissimo che si prepara qualcosa per sminuire statisticamente la presenza e la realtà cattolica nel Paese”. Diverse confessioni religiose, come quella cattolica, che nel Registro delle Associazioni religiose del Ministero degli Interni, vengono chiamate con un nome preciso, nel questionario si trovano con il proprio nome cambiato, accorciato o manipolato in modo indecente. Il settimanale riferisce che il questionario è stato sottoposto, a titolo di esperimento, a due gruppi separati di 10 persone ciascuno, uno di cittadini della strada per così dire e l’altro di dipendenti dell’arcivescovado. Nel primo caso solo 2 persone hanno potuto dare la risposta corretta e nel secondo solo 3. “Ciò dimostra - commenta il settimanale cattolico - che il questionario del censimento produrrà solo errori, confusioni e ambiguità e poi, qualcuno, si sentirà autorizzato ad interpretare i dati come desidera. Il tutto è talmente assurdo che con queste possibili risposte, che offrono 12 alternative diverse per definirsi cattolico, alla fine, nell’esperimento, la religione maggioritaria risulta essere o la ‘cattolica, apostolica, riformata’ e oppure la ‘cattolica tradizionale’, che sono due piccole associazioni. La Chiesa cattolica risulta essere minoranza”. La stampa messicana in queste ore è piena di articoli che esprimono perplessità di fronte ad un questionario preparato senza la partecipazione delle confessioni religiose - come proposto da parte cattolica e rifiutato dalle autorità - e ritengono che non è onesto né opportuno, sottoporre i cittadini a “domande trabocchetto o semplicemente ingannevoli anche perché - si osserva con preoccupazione - sarebbe l’intero censimento della popolazione e degli alloggi a perdere qualsiasi credibilità”. (L. B.)







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