Indonesia: le autorità islamiche chiudono una chiesa cristiana
Le autorità islamiche di Bogor, nella provincia del West Java, hanno disposto la chiusura
della chiesa del Gereja Kristen Indonesia (Gki), un gruppo cristiano molto grande
e diffuso sul territorio. Da allora i fedeli hanno scelto di celebrare le funzioni
in strada, ma è stata avviata anche una protesta ufficiale da parte della Commissione
nazionale indonesiana per i diritti umani. I fedeli della Gki bollano come illegale
la decisione delle autorità di vietare qualsiasi riunione religiosa e sociale, puntando
sul fatto che il sindaco di Bogor aveva concesso il permesso di stabilire un edificio
per il loro culto dal 2006. La chiusura, in realtà, come riporta l'agenzia AsiaNews,
era già stata ordinata una prima volta nel febbraio 2008, ma poi dichiarata invalida,
fino al marzo scorso, quando le attività sono state sospese a tempo indeterminato.
Da tempo nella zona alcuni gruppi estremisti islamici protestano pubblicamente anche
in modo violento, accusando i cristiani di fare proselitismo: a fine aprile un complesso
cristiano è stato assaltato e dato alle fiamme perché credevano non fosse destinato
a un centro educativo, bensì a un luogo di preghiera. Il pastore Gomar Gultom ha fatto
sapere che la decisione non fermerà i fedeli che proseguiranno le loro proteste in
strada, nonostante il tribunale di Bandung abbia dichiarato l’illegalità di queste
azioni. Lo scorso fine settimana alla celebrazione, rigorosamente per strada, della
Messa, ha partecipato anche il presidente del Sinodo della Chiesa di West Java, Calvin
Labe. (R.B.)