2010-05-23 15:31:16

Primi passi a Cuba sui detenuti politici


A partire da oggi le autorità cubane consentiranno il trasferimento in ospedale dei prigionieri politici gravemente malati. I detenuti – dei quali non si conosce il numero - resteranno comunque in regime carcerario anche se saranno posti in strutture vicine alle città in cui risiedono i familiari. Lo ha reso noto il dissidente Guillermo Farinas che è in sciopero della fame dallo scorso mese di febbraio per chiedere all’Avana la liberazione di 26 detenuti in gravi condizioni. La decisione arriva dopo lo storico incontro di mercoledì tra il presidente Raul Castro e i vertici della Chiesa cubana che hanno chiesto la liberazione dei prigionieri politici, che secondo le organizzazioni umanitarie sarebbero circa 200: quattro ore di colloqui - ha spiegato il cardinale Jaime Ortega Alamino, arcivescovo dell’Avana - da considerare un evento “molto positivo” e una rilevante “novità”: per la prima volta infatti le autorità riconoscono il ruolo della Chiesa nel contesto della società cubana.







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