2010-05-23 15:48:13

La Chiesa in America discute di immigrazione


Parleranno d’immigrazione i vertici della Chiesa cattolica americana che si riuniranno a Washington, dal 2 al 4 giugno, in occasione della "Regional Bishop's Consultation on Migration" del 2010: i rappresentanti delle Conferenze episcopali di Stati Uniti, Canada, Messico e altri Paesi latinoamericani e caraibici si confronteranno sulle attuali condizioni dei migranti nei rispettivi Paesi, per orientare efficacemente l'assistenza pastorale, il sostegno e i servizi da fornire ai migranti, e per coordinare meglio l'azione a livello regionale. All'incontro - si legge sull’Osservatore Romano - è prevista la partecipazione dell'arcivescovo Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i migranti e gli itineranti, e dell'arcivescovo Pietro Sambi, nunzio apostolico negli Stati Uniti. Spazio sarà dato alla discussione sulla recente approvazione, in Arizona, di una legge sull’immigrazione molto severa, che consente di procedere ad accertamenti a carico di presunti immigrati individuati sulla base di semplici sospetti. La Conferenza episcopale dell’Arizona ha espresso riserve su questa legislazione e ai presuli è giunta una lettera, a firma di alcuni dei partecipanti alla recente “Catholic cultural diversity network convocation” - fra cui diciannove fra arcivescovi e vescovi, e rappresentanti cattolici di diverse culture, razze ed etnie degli Stati Uniti, fra cui americani europei, afroamericani, americani nativi, latinoamericani e asiatici, rifugiati, migranti e itineranti - secondo cui il provvedimento discrimina “le minoranze e diffonde paura contro le persone di colore indifferentemente dal loro status di immigrato”. I firmatari della missiva chiedono un'azione immediata per una riforma dell'immigrazione, in modo da poter “trovare la strada per salvaguardare e preservare insieme i diritti e la dignità degli essere umani, inclusi gli irregolari, e l'integrità dei nostri confini”. (C.D.L.)







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