Cambogia: campagna per la messa al bando delle bombe a grappolo
Una campagna epistolare per la messa al bando delle bombe a grappolo. A lanciarla
è la sezione cambogiana del Servizio Gesuita per i Rifugiati (JRS), in occasione
dei prossimi Mondiali di Calcio in Sudafrica. In pratica , il JRS invita a spedire
una lettera scritta dal sopravvissuto all'esplosione di un’arma a grappolo, Youern
Sam En, a un giocatore di calcio che parteciperà alla Coppa del Mondo 2010, chiedendogli
di lanciare un appello pubblico in favore della Convenzione sulla messa al bando delle
bombe a grappolo. "È semplicissimo: basta imbucare la lettera di Youern con cui si
chiede al giocatore di mandare una sua foto autografata al sito web della Coalizione”
ha spiegato alla newsletter Dispatches suor Denise Coughlan, direttrice del JRS Cambogia
e veterana della campagna contro le mine antipersona e le bombe a grappolo. "La Coppa
del Mondo è ormai dietro l'angolo, e dobbiamo approfittare di questo fatto. Scriveremo
ai giocatori sollecitandoli a darci il loro sostegno. Con l'aiuto di amici e dei colleghi
del JRS di tutto il mondo dovremmo riuscire a sensibilizzare il pubblico sull'importanza
della convenzione contro le bombe a grappolo", ha aggiunto la religiosa. Alla campagna
ha intanto già dato il suo sostegno il calciatore di origine ivoriana Didier Drogba
in veste di ambasciatore del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo, che ha
lanciato un video promozionale su internet. (L.Z.)