2010-05-22 15:56:39

Appello delle Ong congolesi a Obama: "Ci salvi dai ribelli"


Almeno il 70% dei territori della provincia nord-occidentale dell’Equateur è ancora troppo insicuro per consentire l’intervento di organizzazioni umanitarie. A riferirlo è la relazione diffusa dall’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha) e riportata dall'agenzia Misna. A quasi due mesi dall’attacco contro la città di Mbandaka, sferrato da un gruppo di insorti appartenenti alla comunità degli Enyele, l’Ocha classifica come “zone rosse” le strade tra Dongo, Imese e Enyele e quelle tra Buburu e Bomongo, limitando di fatto il sostegno umanitario alle popolazioni bisognose di cibo, medicinali, cure e alloggi. È la stessa insicurezza che ha portato i civili congolesi in fuga a riparare nella vicina Repubblica del Congo-Brazzaville. L’agenzia Onu per i Rifugiati (Unhcr), ha censito almeno 31.174 civili sfollati, portando a 120 mila il numero di congolesi rifugiati nella zona di Likouala, nel nord-est della Repubblica del Congo. Intanto una richiesta di aiuto contro gli attacchi dei ribelli dell’Esercito di resistenza del signore (Lord’s resi stance army – Lra) è stata rivolta al presidente Usa, Barack Obama, da sette organizzazioni non governative e della società civile congolesi di Niangara. Appello condiviso da mons. Andavo Mbia, vescovo di Isiro-Niangara nella provincia orientale della Repubblica Democratica del Congo: si tratta di "un’utile provocazione per far comprendere al mondo il nostro dramma”. Nella missiva si chiede, tra l’altro, di creare una rete telefonica e una radio comunitaria per avvertire la popolazione dell’avvicinarsi dei guerriglieri. Sugli attacchi dell'Lra, il vescovo dichiara: "Le violenze commesse dai guerriglieri sono indicibili. Purtroppo finora la risposta dell’esercito congolese e dei Caschi Blu della missione della Nazioni Unite in Congo (Monuc) è stata inadeguata di fronte alla portata delle violenze". Secondo l’organizzazione Human Rights Watch, i ribelli dell’Lra hanno ucciso in modo selvaggio 96 civili e rapito decine di persone tra gennaio e aprile 2010 nel nord-est del Paese. A questi crimini si aggiungono quelli commessi dai guerriglieri nel sud-est del Centrafrica e nel sud Sudan. “Le violenze dell’Lra sono un problema regionale che deve essere risolto con l’aiuto della comunità internazionale" spiega mons. Mbia che poi conclude: "Non lasciateci soli di fronte a questo dramma". (R.R.)







All the contents on this site are copyrighted ©.