Visita del Patriarca di Costantinopoli alla Chiesa ortodossa russa
Partirà domani e proseguirà fino al 31 maggio la visita ufficiale alla Chiesa ortodossa
russa del Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, che giungerà a Mosca,
su invito del Patriarca Kirill. Secondo quanto riferisce L’Osservatore Romano, il
programma, oltre agli appuntamenti previsti nella capitale, include celebrazioni e
incontri alla Lavra della Santa Trinità e di San Sergio a Sergiyev Posad, al monastero
della Trasfigurazione a Valaam e a San Pietroburgo. Nella delegazione del Patriarcato
di Costantinopoli figurano, tra gli altri, i metropoliti Michael di Austria, Irinaios
di Myriophyton e Peristasis, Emmanuel di Francia, e il segretario generale del sinodo,
l'archimandrita Elphidophoros. Bartolomeo ricambia così la visita ufficiale compiuta
da Kirill in Turchia dal 4 al 6 luglio 2009. Una tappa, quella, fondamentale nei rapporti
tra le due Chiese, capace — nonostante gli attriti che ancora sussistono — di aprire
una nuova pagina delle relazioni, con il passaggio dal momento del confronto a quello
della collaborazione. “Certe ombre e piccole nubi — disse il Patriarca ecumenico nell'omelia
della divina liturgia celebrata nella chiesa di San Giorgio a Istanbul — possono di
tanto in tanto nascondere le relazioni tra le nostre Chiese sorelle, ma quelle ombre,
quelle nubi hanno solo un carattere temporaneo. Tale unità, raggiunta nel calice comune,
non ci può essere tolta da nessuno”. In effetti, durante quel viaggio, si affrontarono
concretamente questioni controverse, come la difficile situazione creatasi in Estonia
dopo la formazione, nel 1996, di strutture ecclesiali del Patriarcato di Costantinopoli,
parallele a quelle già esistenti della Chiesa russa. Fra i temi oggetto del confronto
anche la situazione dell'ortodossia in Ucraina, la cura spirituale dei fedeli della
diaspora e le procedure di ottenimento dell'autocefalia da parte delle Chiese autonome.
Il risultato più importante della visita di Kirill in Turchia è stato forse proprio
l'intesa sul metodo da utilizzare nei futuri rapporti fra i due patriarcati, basato
sulla fiducia reciproca e sulla collaborazione, in particolare riguardo alle controversie.
Se in passato delegazioni di Mosca e di Costantinopoli si sono apertamente scontrate,
anche in presenza di rappresentanti di Chiese cristiane non ortodosse, «ora vogliamo
superare questo modello», disse il metropolita Hilarion, capo del Dipartimento per
le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, nella conferenza stampa
in cui tracciò un bilancio del viaggio. La visita di Bartolomeo in Russia, particolarmente
lunga, conferma la volontà di approfondire un dialogo che sembra ripreso in maniera
fattiva. «Un buon inizio per il rinnovamento dei rapporti fraterni e per il consolidamento
dell'unità comandataci da Dio», come disse Kirill appena giunto al Phanar. Domenica
i due patriarchi celebreranno insieme la divina liturgia nella cattedrale della Dormizione
nella Lavra della Santa Trinità e di San Sergio, a Sergiyev Posad. Lunedì, a Mosca,
presiederanno il rito nella cattedrale di Cristo Salvatore, per poi partecipare alla
cerimonia inaugurale delle giornate della letteratura e della cultura slave. Successivamente
Bartolomeo si recherà prima a Valaam, nel monastero della Trasfigurazione, e poi a
San Pietroburgo dove, assieme a Cirillo, guiderà la divina liturgia nella cattedrale
di Sant'Isacco. (M.G.)