Via libera della Camera bassa del parlamento tedesco, il Bundestag, al piano di aiuti
europeo da 750 miliardi di euro. Il provvedimento, che fissa il contributo della Germania
in circa 148 miliardi, passa ora all’esame del Senato, il Bundestrat, e dovrebbe diventare
legge entro oggi. In Spagna i sindacati minacciano lo sciopero generale all’indomani
del varo delle misure anti crisi da parte del governo che consistono in tagli agli
stipendi nel pubblico impiego. Nuovo sciopero generale anche in Grecia, probabilmente
a metà giugno contro la riforma delle pensioni, dopo quello di ieri che ha visto in
piazza 20 mila persone. Intanto, mentre anche l’Italia è al lavoro sulla nuova manovra
finanziaria, a Bruxelles prosegue la task force europea per discutere di come rafforzare
la vigilanza sui conti pubblici dei Paesi membri. Sempre questi temi sono stati al
centro dell’incontro di ieri a Parigi tra il presidente francese Sarkozy e il neo
premier britannico Cameron.
Intanto, ieri, nel giorno in cui Wall Street è
scesa sotto i 3 punti percentuali trascinando al ribasso le piazze europee, il Senato
degli Stati Uniti ha approvato con maggioranza bipartitica, l’attesa riforma del settore
finanziario fortemente voluta dal presidente Obama. La normativa dovrà essere ora
armonizzata col testo approvato dalla Camera dei rappresentanti. Secondo la Casa Bianca
servirà a proteggere la più vasta economia mondiale e il popolo americano dagli sconvolgimenti
degli ultimi anni, senza punire le banche. Quali dunque i contenuti più importanti
in tal senso? Gabriella Ceraso lo ha chiesto a Diego Valiante ricercatore al Ceps
Centro studi di politica europea di Bruxelles: R. – La riforma
ha tre obiettivi principali: la riduzione del rischio sistemico, incrementare la trasparenza
del mercato ed alzare quindi il livello di protezione dei consumatori e dei piccoli
investitori. Per raggiungere questi tre obiettivi, la riforma punta su nuovi meccanismi
di supervisione, innanzitutto, e su una maggiore regolamentazione delle grandi istituzioni
finanziarie, tramite maggiore trasparenza e tramite vincoli che vengono posti alle
loro attività. S’interviene dando più potere alla Federal Reserve, con maggiore protezione
per i cittadini nel caso in cui una di queste istituzioni dovesse fallire, e la creazione
di un Consiglio che lancerà un segnale di avvertimento nel caso in cui ci siano problemi
dal punto di vista finanziario. D. – Dal punto di vista dei
consumatori, forse l’elemento principale di questa riforma è la creazione di una nuova
agenzia per la loro protezione. Quali poteri avrà? R. – Avrà
un controllo diretto sulle pratiche di vendita effettuate dalle istituzioni finanziarie
verso i piccoli consumatori, gli investitori, e avrà poteri diretti di intervento
per bandire determinate pratiche o comunque per controllare i termini con cui queste
pratiche vengono effettuate. Sicuramente, farà crescere la protezione per i consumatori,
da un lato, e migliorerà la stabilità finanziaria del sistema. D.
– Lei ritiene che in questo momento un provvedimento del genere basterà a tranquillizzare
anche i mercati mondiali? R. – Sicuramente servirà a calmare
le acque nel breve periodo; però, i mercati guardano molto all’Europa e si aspettano
dall’Europa, e soprattutto dall’Eurozona, una risposta sia dal punto di vista della
stabilità finanziaria – quindi non solo delle istituzioni finanziarie, ma anche dei
governi, delle finanze pubbliche – che dal punto di vista dei consumatori. L’Europa
deve trovare una soluzione che sia una soluzione propria. Ci serve un passo in avanti
più forte…