2010-05-21 16:22:58

Il Senato Usa approva la riforma di Wall Street


Via libera della Camera bassa del parlamento tedesco, il Bundestag, al piano di aiuti europeo da 750 miliardi di euro. Il provvedimento, che fissa il contributo della Germania in circa 148 miliardi, passa ora all’esame del Senato, il Bundestrat, e dovrebbe diventare legge entro oggi. In Spagna i sindacati minacciano lo sciopero generale all’indomani del varo delle misure anti crisi da parte del governo che consistono in tagli agli stipendi nel pubblico impiego. Nuovo sciopero generale anche in Grecia, probabilmente a metà giugno contro la riforma delle pensioni, dopo quello di ieri che ha visto in piazza 20 mila persone. Intanto, mentre anche l’Italia è al lavoro sulla nuova manovra finanziaria, a Bruxelles prosegue la task force europea per discutere di come rafforzare la vigilanza sui conti pubblici dei Paesi membri. Sempre questi temi sono stati al centro dell’incontro di ieri a Parigi tra il presidente francese Sarkozy e il neo premier britannico Cameron.

Intanto, ieri, nel giorno in cui Wall Street è scesa sotto i 3 punti percentuali trascinando al ribasso le piazze europee, il Senato degli Stati Uniti ha approvato con maggioranza bipartitica, l’attesa riforma del settore finanziario fortemente voluta dal presidente Obama. La normativa dovrà essere ora armonizzata col testo approvato dalla Camera dei rappresentanti. Secondo la Casa Bianca servirà a proteggere la più vasta economia mondiale e il popolo americano dagli sconvolgimenti degli ultimi anni, senza punire le banche. Quali dunque i contenuti più importanti in tal senso? Gabriella Ceraso lo ha chiesto a Diego Valiante ricercatore al Ceps Centro studi di politica europea di Bruxelles:RealAudioMP3  
R. – La riforma ha tre obiettivi principali: la riduzione del rischio sistemico, incrementare la trasparenza del mercato ed alzare quindi il livello di protezione dei consumatori e dei piccoli investitori. Per raggiungere questi tre obiettivi, la riforma punta su nuovi meccanismi di supervisione, innanzitutto, e su una maggiore regolamentazione delle grandi istituzioni finanziarie, tramite maggiore trasparenza e tramite vincoli che vengono posti alle loro attività. S’interviene dando più potere alla Federal Reserve, con maggiore protezione per i cittadini nel caso in cui una di queste istituzioni dovesse fallire, e la creazione di un Consiglio che lancerà un segnale di avvertimento nel caso in cui ci siano problemi dal punto di vista finanziario.
 
D. – Dal punto di vista dei consumatori, forse l’elemento principale di questa riforma è la creazione di una nuova agenzia per la loro protezione. Quali poteri avrà?
 
R. – Avrà un controllo diretto sulle pratiche di vendita effettuate dalle istituzioni finanziarie verso i piccoli consumatori, gli investitori, e avrà poteri diretti di intervento per bandire determinate pratiche o comunque per controllare i termini con cui queste pratiche vengono effettuate. Sicuramente, farà crescere la protezione per i consumatori, da un lato, e migliorerà la stabilità finanziaria del sistema.
 
D. – Lei ritiene che in questo momento un provvedimento del genere basterà a tranquillizzare anche i mercati mondiali?
 
R. – Sicuramente servirà a calmare le acque nel breve periodo; però, i mercati guardano molto all’Europa e si aspettano dall’Europa, e soprattutto dall’Eurozona, una risposta sia dal punto di vista della stabilità finanziaria – quindi non solo delle istituzioni finanziarie, ma anche dei governi, delle finanze pubbliche – che dal punto di vista dei consumatori. L’Europa deve trovare una soluzione che sia una soluzione propria. Ci serve un passo in avanti più forte…







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