2010-05-19 15:46:17

In Canada marcia degli attivisti pro life


In Canada sono due i tangibili passi in avanti verso la cultura della vita: la recente bocciatura al Parlamento federale del progetto di legge per legalizzare l’eutanasia e il netto voto contrario dei politici ad includere la pratica abortiva in una iniziativa presa dal Governo canadese per le donne in gravidanza nei Paesi poveri. E’ quanto ha affermato Carl Anderson, cavaliere supremo dei Cavalieri di Colombo, nel suo intervento di giovedì scorso davanti al Parliament Hill di Ottawa, in occasione dell’annuale “marcia per la vita”. All’iniziativa hanno preso parte oltre 12 mila persone. Sul tema dell’aborto – ha spiegato Carl Anderson – non vi sono “vincitori e vinti”, ma solo “bambini uccisi e uomini e donne feriti”. Il cavaliere supremo dei Cavalieri di Colombo – rende noto l’Osservatore Romano - ha anche ricordato recenti statistiche secondo cui l’80% delle donne che sono ricorse all’aborto si sono pentite di questa scelta. Riferendosi al voto espresso dal Parlamento federale per escludere la pratica dell’aborto il cardinale Marc Ouellet, arcivescovo di Québec, si è complimentato con i rappresentanti politici ma allo stesso tempo li ha esortati “a mostrare maggiore coraggio e a fare ancora di più per proteggere la vita dei bambini canadesi non ancora nati”. Per il porporato si tratta di “una battaglia spirituale che va sostenuta con la preghiera” ma anche di “una battaglia culturale e giuridica che richiede l’unità di quanti chiedono giustizia”. (A.L.)







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