Censimento in Messico. I vescovi: indicare correttamente la fede religiosa
In Messico la Conferenza Episcopale precisa che nel prossimo censimento, in programma
il 31 maggio, la classificazione sulle religioni è “ambigua”. Sotto la voce "Credo
cristiano cattolico" ci sono infatti dodici diverse opzioni di altrettante Chiese
e denominazioni. Quindi è di importanza fondamentale che i fedeli cattolici – si legge
nel comunicato dei vescovi messicani ripreso dalla Fides - rispondano indicando chiaramente
la loro appartenenza alla Chiesa cattolica romana. Diverse diocesi del Messico sottolineano
l’importanza del censimento, che si realizza ogni 10 anni. Nello Stato di Guerrero
ad esempio, nell’anno 2000, oltre il 90% della popolazione si dichiarava cattolica.
La Chiesa apprezza l’iniziativa del censimento perché la conoscenza di queste informazioni
è necessaria per prendere decisioni che possono portare benefici a tutti i messicani.
Conoscere la verità della situazione nazionale e nello Stato di Guerrero – si precisa
nel documento - aiuta ad apprezzare "ciò che siamo e ciò che abbiamo, per superare
le carenze e adoperarsi per una maggiore giustizia sociale, solidarietà e libertà".
“Per fare questo – si legge nel comunicato dei vescovi messicani - abbiamo bisogno
della collaborazione responsabile di tutti”. (A.L.)