Vescovi portoghesi su matrimoni gay: passo indietro, minano la coesione sociale
“La decisione del presidente della Repubblica, Anibal Cavaco Silva, di promulgare
la legge che legalizza i matrimoni omosessuali è un passo indietro nella costruzione
della coesione sociale, ed è in contrasto con uno dei principi più consolidati delle
diverse civiltà del genere umano”. Così, padre Manuel Morujão, portavoce della Conferenza
episcopale portoghese, si è espresso in una nota diffusa ieri sera, subito dopo la
firma del capo dello Stato sulla controversa legge già approvata in parlamento l’11
febbraio scorso. Nel comunicato, ripreso dal Sir, il portavoce dei vescovi portoghesi
ricorda inoltre quanto Benedetto XVI aveva detto non più di una settimana fa a Fatima
parlando ai rappresentanti delle istituzioni sociali cattoliche chiedendo loro di
“tutelare i valori essenziali e primari della vita, dal suo concepimento, e della
famiglia, fondata sul matrimonio indissolubile tra un uomo e una donna”. “Lo scorso
13 maggio a Fatima – si legge ancora nella nota – Papa Benedetto XVI ha ricordato
che la famiglia è fondata sull’unione di amore tra un uomo e una donna, e che la sua
tutela è uno dei fattori chiave per la costruzione del bene comune”. Padre Manuel
Morujão ha infine citato le parole del presidente della Repubblica per denunciare
la mancanza di volontà politica “di raggiungere un ampio consenso delle parti su un
tema di così grande rilevanza". “Considerata la grave crisi che il Paese sta vivendo
e le complesse sfide che abbiamo di fronte – conclude la nota – si dovrebbe
promuovere l'unità tra i portoghesi e non la divisione, una strategia di compromesso
e non rottura”. (M.G.)