2010-05-17 15:29:37

Scaduto l'ultimatum governativo in Thailandia: si teme bagno di sangue


Si teme un nuovo bagno di sangue a Bangkok, dove l’esercito si prepara ad attaccare i manifestanti anti governativi. L’ultimatum lanciato dal governo per l’evacuazione del centro della capitale è scaduto alle 10 ora italiana: finora, sono almeno 33 i morti e quasi 300 i feriti, ma la tensione continua ad aumentare. Stefano Leszczynski ne ha parlato poco fa con Stefano Vecchia, che si trova a Bangkok nel quartier generale delle "camicie rosse" sotto assedio: RealAudioMP3  
R. – La situazione in questo momento, direi, è assolutamente drammatica… Stanno sparando continuamente. Io in questo momento non mi trovo nel presidio centrale, perché era proibito entrare ed avrei potuto rischiare due anni di carcere, una volta uscito. Mi trovo nel punto dove ieri si sono raccolte le “camicie rosse” per cercare di dare la spallata ai reparti dell’esercito che assediano sul lato, per così dire, meridionale il raduno centrale. In questo momento, circa 10 minuti fa, centinaia di persone sono uscite dalle barricate e stanno avanzando con le bandiere thailandesi per vedere fino a dove riusciranno a spingersi. È una sfida.
 
D. – Non è ancora partita, quindi, la controffensiva dell’esercito per sgomberare il centro e le parti continuano a fronteggiarsi in questo momento. Ma si sentono degli spari a Bangkok?
 
R. – Non è ancora partita l’offensiva, ma ci sono durissimi combattimenti sulla Prasong Road, che è la strada che dà accesso direttamente all’ingresso del settore principale della protesta, quello dal quale possono entrare le truppe ed eventualmente i blindati. Ci sono combattimenti durissimi con le “camicie rosse”, che dalla notte scorsa hanno impegnato tutti i reparti dell’esercito, che faticano ad avanzare.
 
D. – Gran parte dei morti di cui abbiamo avuto notizia questa mattina, erano stati provocati dai cecchini e probabilmente neppure gente dell’esercito. È confermata questa notizia?
 
R. – Quello che io posso dire, perché chiaramente non ci sono fonti ufficiali su questo, è che viene riferito – e sembra anche plausibile – che i militari hanno lasciato questo lavoro particolarmente "sporco" a gruppi rivali delle “camicie rosse”, e addirittura pare a dei mercenari cambogiani chiamati per venire a sparare contro i thailandesi.
 
D. – Quindi il pericolo di una guerra civile è palpabile in questo momento?
 
R. – Dipenderà molto dall’evoluzione delle prossime ore. In teoria l’esercito, o meglio il governo in difficoltà, potrebbe chiedere il supporto dei gruppi lealisti, filomonarchici e nazionalisti, le “camicie gialle” e le cosiddette “camicie multicolore”, che già in questi giorni si sono scontrati, seppure in modo limitato, con le “camicie rosse”







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