Povertà ed esclusione sociale colpiscono, ormai, un cittadino su quattro dell’Unione
europea. Questo vuol dire che il 24 per cento degli europei non ha condizioni di vita
accettabili, un lavoro certo, un alloggio dignitoso, è privato del diritto all'assistenza
sanitaria e all'apprendimento, impedito all'accesso alla cultura e allo sport. Da
qui la riunione a Firenze, dal 20 al 22 maggio, convocata dal Comitato economico e
sociale europeo (Cese), che riunisce a Bruxelles i rappresentanti dei 27 Stati membri,
per dialogare con le istituzioni europee e i governi nazionali allo scopo di rilanciare
il ruolo dell'educazione nella lotta alla povertà e all'esclusione sociale. All'iniziativa,
organizzata in collaborazione con la Regione Toscana, aderiscono l'Istituto degli
Innocenti, la Provincia e il Comune fiorentini e Europe direct Firenze. Si tratta,
ha spiegato il presidente del Cese, Mario Sepi, di compiere a Firenze “il primo passo
verso una nuova legislazione europea di inclusione basata sullo strumento fondamentale
dell'educazione”, proponendo al presidente della Commissione europea, Josè Manuel
Barroso, che parteciperà alla sessione conclusiva, la redazione di un libro verde
sulla materia. Secondo il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, “alla luce
della grave crisi economica e della debolezza manifestata anche di recente dal governo
europeo, è indispensabile che l'Ue affronti da subito le scandalose disuguaglianze
sociali persistenti in Europa e la strada maestra è quella indicata dal Comitato economico
e sociale”. Oltre a Barroso, parteciperanno alla Biennale di Firenze tre ministri
all'istruzione: l'italiana Mariastella Gelmini, la greca Anna Diamantopoulou e la
belga Marie-Dominique Simonet. Interverranno anche il ministro spagnolo per le pari
opportunità, Bibiana Aido Almagro, due vicepresidenti dell'europarlamento, Gianni
Pittella e Isabelle Durant, il membro del Gruppo di riflessione del Consiglio europeo
sull'Europa all'orizzonte del 2030, Mario Monti, e il già Alto commissario francese
alla solidarietà attiva contro la povertà, Martin Hirsch. (R.G.)