Il Papa ha ricevuto stamani anche il cardinale Péter Erdő, arcivescovo
di Esztergom-Budapest, presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa,
con i vice-presidenti, il cardinale Josip Bozanić, arcivescovo di Zagabria, e il cardinale
Jean-Pierre Ricard, arcivescovo di Bordeaux. Viktoria Somogyi, del Programma
ungherese della nostra emittente, ha intervistato il cardinale Erdő:
R. – Oggi
abbiamo cominciato la visita ufficiale della Presidenza del Consiglio delle Conferenze
Episcopali Europee qui a Roma, attraverso i dicasteri competenti. Abbiamo iniziato
la nostra visita – com’è consuetudine - con un’udienza con il Santo Padre. Lo abbiamo
rassicurato riguardo alla nostra vicinanza, alla vicinanza dell’episcopato europeo
e alla vicinanza dei fedeli, anche in questi mesi difficili che la Chiesa sta attraversando.
Abbiamo ribadito il nostro programma per i prossimi anni e abbiamo fatto un resoconto
sulla nostra attività dello scorso anno: i rapporti ecumenici con la Kek; l’ultima
sessione della nostra Joint Commission - celebrata ad Istanbul di recente - e durante
la quale abbiamo concordato un programma comune sulla sensibilizzazione e la difesa
dell’ambiente e la responsabilità dell’uomo per il creato con le Chiese ortodosse
e con i protestanti europei. Proprio su questo tema organizzeremo una serie di conferenze
e un pellegrinaggio: ai primi di settembre, ad esempio, avrà inizio un pellegrinaggio
navale che partirà da Esztergom, in Ungheria, e finirà a Mariazell,
in Austria. Durante il viaggio ci si fermerà anche a Bratislava, dove si terrà una
conferenza scientifica, alla quale il cardinale Turkson, molto competente in materia,
ha promesso la sua presenza. Abbiamo parlato anche dello sviluppo del Forum cattolico-ortodosso
europeo, che ha celebrato la sua prima sessione a Trento alla fine del 2008. Tutte
le Chiese ortodosse europee e la Chiesa cattolica hanno deciso di trattare questioni
morali e sociali – il dialogo teologico spetta naturalmente al dicastero della Santa
Sede – ma a livello pratico e, quindi, nella vita sociale. Abbiamo molte convinzioni
comuni con l’ortodossia e abbiamo la possibilità di fare anche delle proposte comuni
alla società. La scorsa volta abbiamo parlato riguardo al tema della famiglia e per
il prossimo incontro, che avrà luogo in ottobre a Rodi, in Grecia, abbiamo scelto
come argomento il rapporto tra Stato e Chiesa secondo la teologia ortodossa e cattolica.
Quindi non si tratterà delle questioni relative alle Costituzioni dei singoli Paesi,
ma dell’aspetto teologico della questione. Speriamo che questa serie di incontri possa
continuare. Ci sono altre attività anche per quanto riguarda la Settimana Sociale
Europea, che abbiamo deciso di tenere ancora a Monaco di Baviera con la presidenza
della Comece. La nostra organizzazione, raccogliendo invece tutte le Conferenze episcopali,
si sente chiamata a dedicarsi a tutte le questioni pastorali e tra le quali – naturalmente
– anche la questione sociale. La nostra speranza è che questi incontri possano riuscire
bene. Ci sono poi altri temi da sviluppare ulteriormente e tra questi le questioni
dei migranti; la collaborazione con la Comece; e, naturalmente anche i temi importanti
nel mondo dei mass media. Proprio qui a Roma si terrà un incontro dei segretari generali
delle Conferenze episcopali ed un incontro dei responsabili per i mass media proprio
durante i giorni della chiusura dell’Anno Sacerdotale. Organizzare questi incontri
è stato possibile proprio perché coincidono con la cerimonia di chiusura alla quale
i sacerdoti avevano il desiderio ovviamente di essere presenti in quei giorni. Questo
ci ha permesso di organizzare questi incontri tematici anche qui a Roma.