Aperta l’Assemblea generale annuale delle Pontificie Opere Missionarie
“La costruzione della comunione ecclesiale è la chiave della missione”. Su questo
tema è incentrata l’Assemblea internazionale delle Pontificie Opere Missionarie (Pom)
che si è aperta oggi a Roma. Partecipano all’incontro 118 Direttori nazionali provenienti
da vari Paesi del mondo. Ad aprire i lavori della sessione pastorale dell’Assemblea
- che si tiene annualmente - è stato mons. Piergiuseppe Vacchelli, segretario aggiunto
della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli e presidente delle Pom. “Come
ad ogni svolta storica - ha detto il presule - ci troviamo ad affrontare trasformazioni
qualitative della società che, specialmente in Occidente, sta costruendo la sua cultura
prescindendo da Dio e da Cristo”. “La crisi economica ha creato masse di disoccupati
anche nei Paesi industrializzati”. “Tali fenomeni – ha aggiunto mons. Vacchelli -
influiscono sul lavoro delle Pom e richiedono una riflessione seria per continuare
un lavoro efficace di promozione missionaria”. L’arcivescovo si è poi soffermato sulla
natura del “Fondo di Solidarietà Universale”, “senza il quale le Pom non avrebbero
più ragion d’essere”. Ha quindi invitato i presenti a seguire sempre criteri di “trasparenza,
responsabilità, coerenza e senso di giustizia” nella gestione delle offerte. “Come
Assemblea – ha poi osservato mons. Vacchelli le cui parole sono state riprese dall’agenzia
Fides – dobbiamo trovare il coraggio di ripensare al significato ecclesiale, alle
modalità e alla politica di distribuzione delle offerte nel contesto dell’evangelizzazione
oggi, specialmente di un Chiesa locale inculturata”. Negli interventi successivi,
i direttori nazionali hanno evidenziato due questioni fondamentali: definire meglio
i criteri con cui stabilire se una Chiesa locale o una diocesi possa essere destinataria
di sussidi finanziari da parte delle Pom e rivitalizzare l’animazione e la spiritualità
missionaria, anche nei vescovi. (A.L.)