Benedetto XVI al Regina Caeli: servire Dio con radicalità e coerenza, combattendo
il peccato e le seduzioni del mondo. In Piazza San Pietro, 200 mila fedeli per esprimere
vicinanza al Papa
Radicati in Dio, i cristiani combattano le seduzioni del mondo: è quanto affermato
da Benedetto XVI al Regina Caeli in una Piazza San Pietro gremita da una moltitudine
di pellegrini, che hanno raccolto, con entusiasmo, l’invito della Consulta Nazionale
delle Aggregazioni Laicali ad una manifestazione di solidarietà al Pontefice. Il Papa
ha invitato i 200 mila fedeli presenti a combattere il peccato che a volte, purtroppo,
"contagia anche i membri della Chiesa". Soffermandosi poi sull’odierna Solennità dell’Ascensione
del Signore, ha sottolineato che Gesù è sempre vicino a ciascuno di noi e guida il
nostro cammino cristiano. Il servizio di Alessandro Gisotti:
Una
manifestazione di fede e solidarietà, “bella e spontanea”: Benedetto XVI definisce
così, al Regina Caeli, lo straordinario colpo d’occhio di una Piazza San Pietro gremita
di fedeli, accorsi da tutta Italia per esprimere vicinanza al Papa, che ricambia con
affetto e “viva riconoscenza" all’entusiasmo dei pellegrini:
“Vi
ringrazio di cuore, cari fratelli e sorelle, per la vostra calorosa e nutrita presenza!
Grazie" (Applausi)
Benedetto XVI saluta i
fedeli laici italiani accompagnati dal cardinale Angelo Bagnasco e rivolge anche un
pensiero speciale ai tanti immigrati che in Piazza San Giovanni in Laterano, assieme
al cardinale vicario Agostino Vallini, stanno celebrando la Festa dei Popoli:
“Cari
amici, voi oggi mostrate il grande affetto e la profonda vicinanza della Chiesa e
del popolo italiano al Papa e ai vostri sacerdoti, che quotidianamente si prendono
cura di voi, perché, nell’impegno di rinnovamento spirituale e morale possiamo sempre
meglio servire la Chiesa, il Popolo di Dio e quanti si rivolgono a noi con fiducia.
Il vero nemico da temere e da combattere è il peccato, il male spirituale, che a volte,
purtroppo, contagia anche i membri della Chiesa”.
“Viviamo
nel mondo, ma non siamo del mondo”, rammenta il Papa e aggiunge che "dobbiamo guardarci
dalle sue seduzioni".
“Dobbiamo invece temere il
peccato e per questo essere fortemente radicati in Dio, solidali nel bene, nell’amore,
nel servizio. E’ quello che la Chiesa, i suoi ministri, unitamente ai fedeli, hanno
fatto e continuano a fare con fervido impegno per il bene spirituale e materiale delle
persone in ogni parte del mondo”.
E’ quello, prosegue
il Papa rivolto ai fedeli in Piazza San Pietro, che “specialmente voi cercate di fare
abitualmente nelle parrocchie, nelle associazioni e nei movimenti: servire Dio e l’uomo
nel nome di Cristo”. Di qui l’esortazione a guardare con speranza al futuro:
“Proseguiamo
insieme con fiducia questo cammino, e le prove, che il Signore permette, ci spingano
a maggiore radicalità e coerenza. E’ bello vedere oggi questa moltitudine in Piazza
San Pietro come è stato emozionante per me vedere a Fatima l’immensa moltitudine,
che, alla scuola di Maria, ha pregato per la conversione dei cuori. Rinnovo oggi questo
appello, confortato dalla vostra presenza così numerosa! Grazie!” (Applausi)
Prima
del saluto ai fedeli, il Papa si era soffermato sulla solennità dell’Ascensione del
Signore. L’episodio dell’ultimo distacco del Signore dai suoi discepoli, ha detto,
non rappresenta un abbandono, giacché Gesù “rimane sempre con loro in una forma nuova”:
“Il
Signore attira lo sguardo degli Apostoli verso il Cielo per indicare loro come percorrere
la strada del bene durante la vita terrena. Egli, tuttavia, rimane nella trama della
storia umana, è vicino a ciascuno di noi e guida il nostro cammino cristiano: è compagno
dei perseguitati a causa della fede, è nel cuore di quanti sono emarginati, è presente
in coloro a cui è negato il diritto alla vita”.
Quindi,
ricordando che oggi ricorre la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, ha messo
l’accento sul tema del suo Messaggio per l’occasione, “Il sacerdote e la pastorale
nel mondo digitale: i nuovi media al servizio della Parola”:
“Rinnovo
poi il mio particolare invito ai fratelli nel Sacerdozio, affinché “nella loro vita
e azione si distinguano per una forte testimonianza evangelica” e sappiano utilizzare
con saggezza anche i mezzi di comunicazione, per far conoscere la vita
della Chiesa e aiutare gli uomini di oggi a scoprire il volto di Cristo”.
Aprendoci
la via del Cielo, ha aggiunto, il Signore “ci fa pregustare già su questa terra la
vita divina” ed ha concluso con un ricordo dell’emozionante visita al Santuario di
Fatima:
"Ringrazio la Vergine Maria, che nei giorni scorsi
ho potuto venerare nel Santuario di Fatima, per la sua materna protezione durante
l’intenso pellegrinaggio compiuto in Portogallo".