2010-05-14 12:31:38

L'appello del Papa agli operatori della Pastorale sociale: difendete poveri, vita e famiglia, indipendenti da politica e ideologie


Seguire lo stile del Buon Samaritano, avendo “un cuore che vede dove c’è bisogno d’amore”: è l’esortazione rivolta, ieri sera, da Benedetto XVI nell’incontro a Fatima con le organizzazioni della Pastorale Sociale. Durante la Celebrazione della Parola nella Chiesa della Santissima Trinità, il Papa ha invitato i cristiani impegnati nel sociale ad essere indipendenti da politica e ideologia, respingendo le pressioni della cultura dominante. Dal Pontefice un forte appello in difesa della vita e della famiglia. Il servizio di Alessandro Gisotti:RealAudioMP3
 
Canto

 
“Chi impara da Dio amore sarà inevitabilmente una persona per gli altri”: è quanto affermato da Benedetto XVI, che parlando agli operatori della Pastorale sociale ha ribadito che, uniti a Cristo, “siamo afferrati dalla sua compassione per le moltitudini che chiedono giustizia e solidarietà”. Come il Buon Samaritano, ha proseguito, “ci impegniamo ad offrire risposte concrete e generose”. E tuttavia, ha constatato, spesso non è facile “arrivare ad una sintesi soddisfacente tra la vita spirituale e l’attività apostolica”:

 
“A pressão exercida pela cultura dominante…
La pressione esercitata dalla cultura dominante che presenta con insistenza uno stile di vita fondato sulla legge del più forte, sul guadagno facile e allettante – ha rilevato – finisce per influire sul nostro modo di pensare”.

 
Ed ha indicato il rischio che i progetti del servizio di pastorale sociale siano svuotati “di quella motivazione della fede e della speranza cristiana che li aveva suscitati”. Se è necessario rispondere alla “logica dell’efficienza” nel venire incontro alle esigenze dei poveri e dei marginalizzati della società", ha soggiunto, bisogna però sempre trovare la sintesi con la vita spirituale. In questo mondo diviso, è stato poi il suo richiamo, “si impone a tutti una profonda e autentica unità di cuore, di spirito e di azione”. Ciò vale soprattutto per le istituzioni sociali della Chiesa:

 
“Importa que seja clara a sua orientação de modo a…
Bisogna – ha affermato – che sia chiaro il loro orientamento, perché assumano un’identità ben evidente: nell’ispirazione dei loro obiettivi, nella scelta delle loro risorse umane”, nella qualità dei loro servizi e nella gestione dei mezzi:

 
“Passo fundamental, além da identidade e unido a ela…
Oltre all’identità e ad essa collegata – ha detto – è un passo fondamentale concedere all’attività caritativa cristiana autonomia e indipendenza dalla politica e dalle ideologie”, anche se in collaborazione con gli organi dello Stato per raggiungere scopi comuni.

 
Quindi, ha esortato gli operatori della pastorale sociale a dar vita ad “attività assistenziali, educative o caritative” che promuovano l’essere umano nella sua dignità:

 
“Aqui se situa o urgente empenhamento dos cristãos na defesa…
Si colloca qui – ha detto – l’urgente impegno dei cristiani nella difesa dei diritti umani, attenti alla totalità della persona umana nelle sue diverse dimensioni”. Ha così espresso apprezzamento per quelle iniziative che “cercano di lottare contro i meccanismi socio-economici e culturali che portano all’aborto”.

 
Come pure a quelle iniziative volte alla “riconciliazione e la guarigione delle persone ferite dal dramma dell’aborto”. Inoltre, ha incoraggiato l’impegno a tutela della famiglia “fondata sul matrimonio indissolubile tra un uomo e una donna” per "rispondere ad alcune delle più insidiose e pericolose sfide che oggi si pongono al bene comune". Ancora una volta, dunque, il Papa ha esortato i fedeli a far proprio “lo stile del Buon Samaritano”, ad avere cioè “un cuore che vede dove c’è bisogno di amore”:

 
“O cenário actual da história é de crise sócio-económica…
L’attuale scenario della storia – ha detto ancora – è di crisi socio-economica, culturale e spirituale”. Ma ciò “pone in evidenza l’opportunità di un discernimento orientato dalla proposta creativa del messaggio sociale della Chiesa”.

 
La carità, ha rammentato, è la forza e principio della dottrina sociale che permette di tracciare un “processo di sviluppo umano integrale che coinvolga le profondità del cuore e raggiunga una più ampia umanizzazione della società”. Infine, l’invito “a formare una nuova generazione di leader servitori”. L’attrarre nuovi operatori laici in questo campo pastorale, ha concluso, “meriterà sicuramente una particolare premura dei pastori, attenti al futuro”. Al termine della celebrazione, contraddistinta da un clima particolarmente caloroso, il Papa ha benedetto la prima pietra di un Centro delle Misericordie Portoghesi, segno tangibile della carità verso il prossimo bisognoso.

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