Iraq: i leader religiosi chiedono stabilità e sicurezza
Un incontro urgente del Consiglio dei dirigenti delle Chiese cristiane in Iraq si
è svolto ieri a Qaraqosh, a pochi giorni dalle violenze che hanno investito il Paese.
Il Consiglio è costituito da arcivescovi, patriarchi, vescovi e leader delle 14 comunità
cristiane registrate in Iraq dal 1982. Tali comunità appartengono alle Chiese cattoliche,
orientali, ortodosse e protestanti. I religiosi – si legge in una nota diffusa da
Misna – chiedono con urgenza a tutti i membri dell'amministrazione irachena e alle
parti politiche di assumersi le proprie responsabilità per garantire sicurezza e stabilità.
Alla luce degli attentati dei giorni scorsi da Hilla a Bassora, vengono riconosciuti
come prioritari l'interesse pubblico e la sicurezza dei cittadini. Il Consiglio ha
espresso solidarietà nei confronti degli iracheni. Sono state ricordate, in particolare,
le violenze subite dai cristiani di Mossul, colpiti a inizio mese da un attentato
contro un autobus che trasportava studenti. Il Consiglio ha segnalato infine le condizioni
di vita precarie e difficili per il popolo iracheno: a causa della crescente povertà,
ad esempio, almeno 500 mila persone sono state costrette a trasferirsi in campi per
sfollati: si tratta di un dato che fa segnare un aumento del 25% rispetto all'anno
precedente. (M.A.)