Benedetto XVI a Porto: la fede non s'impone, si propone, senza paure e senza limiti,
confidando solo in Gesù
Nella quarta e ultima giornata del suo viaggio apostolico in Portogallo, il Papa,
giunto stamani da Fatima, ha presieduto la Messa nel piazzale dell’Avenida dos Aliados
a Porto, polo industriale e seconda città del Paese. Benedetto XVI, accolto con grande
affetto da oltre 120 mila fedeli, ha sottolineato che missione improrogabile di ogni
comunità ecclesiale è quella di ricevere da Dio e offrire al mondo Cristo risorto.
La fede non s'impone – ha spiegato - ma si propone, senza paure e senza limiti, confidando
solo in Gesù. Questa sera il rientro del Papa a Roma. Linea al nostro inviato Roberto
Piermarini: Accoglienza
trionfale per Benedetto XVI a Porto, la stessa che lo ha accompagnato nel corso di
questo suo viaggio in Portogallo. Per accoglierlo tutta la città si è riversata sul
percorso e sul piazzale della storica Avenida dos Aliados dove ha celebrato la Messa.
(Canto Messa) All’omelia - incentrata
sulla missionarietà nella festa di San Mattia Apostolo - il Papa ha invitato i presenti,
a diventare con lui - come Successore di Pietro – testimoni della resurrezione di
Gesù: “O cristão é, na Igreja e com a Igreja, um missionário de Cristo... Il
cristiano è, nella Chiesa e con la Chiesa, un missionario di Cristo inviato nel mondo.
Questa è la missione improrogabile di ogni comunità ecclesiale: ricevere da Dio e
offrire al mondo Cristo risorto, affinché ogni situazione di indebolimento e di morte
sia trasformata, mediante lo Spirito Santo, un occasione di crescita e di vita”. L’Eucaristia
e la Parola di Cristo ci faranno testimoni di Gesù risorto nel mondo, portandolo ai
diversi settori della società. “Nulla imponiamo, ma sempre proponiamo”- ha detto -
sempre pronti a rispondere a chiunque ci chiede ragione della nostra speranza. “E
tutti alla fine, ce la domandano, anche coloro che sembrano non domandarla. Per esperienza
personale – ha osservato – sappiamo bene che è Gesù colui che tutti attendono” perché
“senza Dio l’uomo non sa dove andare e non riesce nemmeno a comprendere chi sia”.
Per questo dobbiamo andare incontro agli altri e comunicare la Buona Novella di Gesù
a quanti non lo conoscono ancora. “In questi ultimi anni, - ha detto Benedetto XVI
- è cambiato il quadro antropologico, culturale, sociale e religioso dell’umanità;
oggi la Chiesa è chiamata ad affrontare nuove sfide ed è pronta a dialogare con culture
e religioni diverse, cercando di costruire insieme ad ogni persona di buona volontà
la pacifica convivenza dei popoli: “O campo da missão ad
gentes apresenta-se hoje notavelmente alargado... Il campo della
missione ad gentes si presenta oggi notevolmente ampliato e non definibile soltanto
in base a considerazioni geografiche; in effetti – ha detto il Papa - ci attendono
non soltanto i popoli non cristiani e le terre lontane, ma anche gli ambiti socio-culturali
e soprattutto i cuori che sono i veri destinatari dell’azione missionaria del popolo
di Dio”. Siamo chiamati a servire l’umanità del nostro
tempo, confidando unicamente in Gesù. Tutto si definisce a partire da Cristo: la missione
infatti la riceviamo sempre da Lui, che ci ha fatto conoscere ciò che ha udito dal
Padre suo, per mezzo dello Spirito, nella Chies “Como a própria
Igreja, obra de Cristo e do seu Espírito... Come la Chiesa stessa,
opera di Cristo e del suo Spirito, si tratta di rinnovare la faccia della terra partendo
da Dio, sempre e solo da Dio!" Al termine della Messa il
Papa ha benedetto la prima pietra del seminario Redemptoris Mater di Porto. “La nostra
Chiesa – ha detto il vescovo della città mons. Manuel Clemente – ha promesso al Papa
che risponderà alle necessità di conversione, tema conduttore della visita papale.
Come ultimo atto a Porto, il Papa si è affacciato dal balcone del Municipio per salutare
i fedeli, raccolti a migliaia anche nelle vie adiacenti. Anche oggi - come continuano
a scrivere i giornali locali – “le moltitudini si sono arrese al Papa e il Papa si
è arreso a Porto”.