Il saluto del Papa ai malati: siete redentori nel Redentore
Al termine della Messa il Papa ha rivolto un saluto ai malati. Ecco le sue parole:
Cari Fratelli e Sorelle malati, Prima
di avvicinarmi a voi qui presenti, portando nelle mani l’ostensorio con Gesù Eucaristia,
vorrei rivolgervi una parola di incoraggiamento e di speranza, che estendo a tutti
i malati che ci accompagnano mediante la radio e la televisione e a quanti non hanno
neppure questa possibilità, ma sono uniti a noi tramite i vincoli più profondi dello
spirito, ossia, nella fede e nella preghiera: Fratello
mio e Sorella mia, agli occhi di Dio hai «un valore così grande da essersi Egli stesso
fatto uomo per poter com-patire con l’uomo, in modo molto reale, in carne e sangue,
come ci viene dimostrato nel racconto della Passione di Gesù. Da lì in ogni sofferenza
umana è entrato uno che condivide la sofferenza e la sopportazione; da lì si diffonde
in ogni sofferenza la con-solatio, la consolazione dell’amore partecipe di Dio e così
sorge la stella della speranza» (Benedetto XVI, Enc. Spe salvi, 39). Con questa speranza
nel cuore, potrai uscire dalle sabbie mobili della malattia e della morte e rimanere
in piedi sulla salda roccia dell’amore divino. In altre parole: potrai superare la
sensazione di inutilità della sofferenza che consuma la persona nell’’intimo di se
stessa e la fa sentire un peso per gli altri, quando, in verità, la sofferenza, vissuta
con Gesù, serve per la salvezza dei fratelli. Come
è possibile? Le sorgenti della potenza divina sgorgano proprio in mezzo alla debolezza
umana. E’ il paradosso del Vangelo. Perciò il divino Maestro, più che dilungarsi a
spiegare le ragioni della sofferenza, ha preferito chiamare ciascuno a seguirlo, dicendo:
«Prendi la tua croce e seguimi» (cfr Mc 8, 34). Vieni con me. Prendi parte, con la
tua sofferenza, a quest’opera di salvezza del mondo, che si realizza mediante la mia
sofferenza, per mezzo della mia Croce. Man mano che abbracci la tua croce, unendoti
spiritualmente alla mia Croce, si svelerà ai tuoi occhi il significato salvifico della
sofferenza. Troverai nella sofferenza la pace interiore e perfino la gioia spirituale.
Cari malati, accogliete questa chiamata di Gesù
che passerà accanto a voi nel Santissimo Sacramento e affidategli ogni contrarietà
e pena che affrontate, affinché diventino – secondo i suoi disegni – mezzo di redenzione
per il mondo intero. Voi sarete redentori nel Redentore, come siete figli nel Figlio.
Presso la croce… si trova la Madre di Gesù, la nostra Madre.