Uganda: l’energia solare fornisce Internet ai villaggi dell’arcidiocesi
“Sol omnibus lucet” affermava Petronio, e in Uganda il sole splende davvero per tutti
e a tutti può portare dei benefici. Infatti, l’utilizzo di una combinazione innovativa
di sistemi di produzione di energia solare e di computer a bassa potenza sta consentendo
nel Paese lo sviluppo di una rete telefonica e Internet. L’obiettivo è garantire una
comunicazione efficace e fornire strumenti che siano di reale innovazione ma, prima
di tutto, mezzo di crescita culturale e umana. Mons. John Baptist Odama, arcivescovo
di Gulu, nel nord Uganda, ha dichiarato all’agenzia Fides: “Vogliamo promuovere l’uso
delle nuove tecnologie per aiutare lo sviluppo della nostra diocesi”. I 22 siti raggiunti
dall’alta velocità senza fili sono organizzazioni non governative, uffici governativi
e centri rurali di tecnologia dell’informazione e di comunicazione nonché scuole,
centri sanitari ed ospedali. “Il vero problema – prosegue il presule – non è tanto
la mancanza di internet o del telefono che, con le nuove tecnologie wireless, si può
risolvere. Il problema principale da risolvere è come fornire l’energia per alimentare
questi sistemi”. Infatti, seppure la quantità di energia solare che arriva sul suolo
terrestre sia enorme, non è sufficientemente concentrata e pertanto piuttosto difficile
da convertire in energia facilmente fruibile con efficienza. Per il suo sfruttamento
occorrono prodotti, in genere di costo elevato, che rendono l'energia solare notevolmente
costosa rispetto ad altri metodi. Lo sviluppo di tecnologie che possano rendere economico
l'uso dell'energia solare è un settore della ricerca molto attivo ma che, per adesso,
non ha avuto risultati soddisfacenti. (M.A.)