2010-05-12 14:58:52

I vescovi del Kenya ribadiscono il loro "no" alla nuova Costituzione


I vescovi del Kenya ribadiscono il loro fermo "no" alla nuova Costituzione in discussione in questi mesi e invitano i connazionali a non votarla. La bozza del nuovo testo di revisione costituzionale è stata presentata ufficialmente il 6 maggio scorso, senza alcuna modifica rispetto a quella originale, sulla quale le Chiese cristiane del Paese avevano già espresso forti riserve. In una dichiarazione diffusa ieri e intitolata “Scegli la vita e vivrai”, i presuli kenyani rilevano con disappunto che “la loro voce e quella di tanti cittadini è rimasta inascoltata”. Tra i nodi principali resta, in primo luogo, il quarto comma dell’articolo 26 del testo che, a loro giudizio, non tutela il diritto alla vita dal concepimento fino alla morte naturale. Nella sua attuale formulazione, esso aprirebbe la strada alla liberalizzazione dell’aborto in Kenya. Altre importanti questioni su cui si appuntano le forti riserve dell’episcopato locale sono il riconoscimento costituzionale dei Tribunali musulmani, i cosiddetti Kadhi, che rischia di alimentare i conflitti religiosi nel Paese, la tutela della famiglia, il recepimento nell’ordinamento kenyano delle normative internazionali, la salute riproduttiva e la definizione di libertà religiosa. Secondo i presuli, quindi, così com’è la nuova Costituzione va interamente bocciata. “Non crediamo – affermano – che un documento fondamentalmente sbagliato possa essere approvato con la sola vaga speranza che verrà modificato in un momento successivo. Questo soprattutto se si tiene conto che è più difficile emendarlo dopo che adesso", osservano i vescovi, aggiungendo che la Costituzione "non è come un sacco di patate dal quale possiamo rimuovere cinque patate marce e conservare le altre 95 che sembrano buone. È come un uovo, che deve essere ben conservato. Se comincia ad andare a male, va male del tutto e non è possibile separare la parte buona da quella cattiva". Di qui, l’invito ai kenyani a votare contro e ai fedeli cristiani a partecipare ad una vasta campagna di preghiera per la vita e per una Costituzione che la tuteli. Per richiamare l’attenzione sulle loro obiezioni all’articolo 26, i vescovi preannunciano inoltre una vasta campagna di informazione  sulla Dottrina sociale della Chiesa (A cura di Lisa Zengarini)







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