Fao: aperta petizione "on line" contro la fame nel mondo
Una petizione on line per raccogliere un milione di firme, perché i governi
di tutto il mondo mettano il problema della fame all'ordine del giorno nell'agenda
politica internazionale. L’iniziativa promossa dalla Fao è stata presentata ieri pomeriggio
a Roma nella sede dell’Organizzazione Onu per l’agricoltura e l’alimentazione. Un
fischietto giallo è il simbolo della mobilitazione “1billionhungry” (1miliardo di
affamati). Il progetto vuol essere – spiega la Fao – ''uno sbocco costruttivo ai sentimenti
di rabbia e frustrazione” di tutti quanti sono indignati “per il fatto che ancora
nel XXI secolo più di un miliardo di persone soffrano la fame''. Non è un caso che
lo slogan della campagna, che coprirà muri, mezzi pubblici e metropolitane di molte
grandi città, sia "I'm mad as hell!" (sono incavolato nero e tutto questo non lo accetterò
più!), celebre frase del film “Quinto potere”, ripetuta dall'attore Jeremy Irons in
un video a sostegno dell'iniziativa. Un contatore virtuale registra ogni nuovo nome
che si aggiunge alla petizione, alla quale si può partecipare con firme sul web, con
messaggi sms ma anche con l'iscrizione al gruppo Facebook del progetto. Tra le personalità
dello spettacolo e dello sport che hanno dato il proprio sostegno, ci sono il pluricampione
olimpico ed ormai leggenda dell'atletica, Carl Lewis, la schermitrice Valentina Vezzali,
i calciatori Ral Gonzalez del Real Madrid, Joo Moutinho dello Sporting di Lisbona,
Luca Toni della Roma, Patrick Vieira del Manchester City, e ancora l'ex etolile
Carla Fracci, l’attore Raul Bova, il maestro Beppe Menegatti, Gianni Rivera e
Nino Benvenuti. All’iniziativa hanno aderito anche la Lega calcio di Italia, Portogallo,
Spagna, Austria, Germania e Gran Bretagna. ''E' una campagna da portare avanti senza
tregua, una lotta contro il tempo per tante persone che muoiono ogni giorno di fame,
dovremmo essere molto arrabbiati per questo'', ha sottolineato ieri il direttore generale
della Fao, Jacques Diouf, in videoconferenza dal Brasile, inaugurando la campagna
che sarà presentata il prossimo 28 ottobre al Palazzo di Vetro dell’Onu a New York.
(R.G.)