2010-05-12 15:53:01

Alla Biblioteca Angelica di Roma una mostra sul genio spirituale di Sant'Agostino


Un’esposizione che propone un itinerario nell’interiorità di Sant’Agostino, il grande padre della Chiesa vissuto fra il IV e V secolo. È aperta al pubblico fino al 15 maggio a Roma, alla Biblioteca Angelica. “Si conosce solo ciò che si ama” - questo il titolo della mostra - è stata pensata da don Giuseppe Bolis all’indomani della visita di Benedetto XVI, tre anni fa, a Pavia, dove si trovano le reliquie del vescovo di Ippona. Allestita per la prima volta a Rimini, al Meeting di Comunione e Liberazione dello scorso anno, ha già attirato 30 mila persone ed ora sarà itinerante. Articolata in tre percorsi culturali, artistici e meditativi, coinvolge come guide diversi studenti delle scuole romane. Il servizio di Tiziana Campisi:RealAudioMP3

Sarà un percorso nel cuore di Agostino quello che ogni visitatore compirà soffermandosi tra pagine delle “Confessioni”, brani dei “Soliloqui”, massime da “La Città di Dio”. Si, perché in mostra alla Biblioteca Angelica sono proprio gli scritti del vescovo di Ippona. Anzitutto riprodotti in pannelli, sullo sfondo di alcuni dettagli dell’arca marmorea pavese, scrigno di insegnamenti teologici e di episodi della vita di Sant’Agostino che protegge l’urna contenente le spoglie del grande Padre della Chiesa. Parole che guidano ad una ricerca interiore - quelle scelte per l’allestimento - a quell’affascinante esperienza già vissuta dal Santo di Tagaste ormai oltre sedici secoli fa, ma straordinariamente tanto simile a quella dell’uomo di oggi che indaga su di sé e sul senso della vita. Lo ha spiegato all’inaugurazione della mostra il cardinale Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici:

 
R. - E’ sorprendente proprio questa attualità di Agostino e la facilità con cui trova la chiave giusta per aprire il cuore, anche il cuore dell’uomo contemporaneo: perché Agostino cerca di rispondere alle domande fondamentali di ogni essere umano, dell’essere umano di tutti i tempi. Ecco il segreto: Agostino è un maestro di pensiero, è un maestro di fede, è maestro di vita, così vicino anche ai nostri contemporanei.

 
D. – Attraverso questa mostra, quale messaggio arriva al cuore dell’uomo?

 
R. – E’ un invito alla ricerca della verità e - come dimostra anche il titolo di questa mostra - "si conosce ciò che si ama". L’amore per la verità è il messaggio fondamentale di questa mostra.

 
L’itinerario alla scoperta dell’anima di Sant’Agostino propone anche l’ascolto di letture cui daranno voce giovani studenti:

 
“Il diciannovesimo anno della mia vita, dopo aver letto nella scuola del retore il libro di Cicerone dal titolo ‘L’Ortensio’, fui preso da tanto amore per la filosofia che subito decisi di dedicarmi ad essa. Ma non mancarono nebbie, per cui il mio navigare fu senza meta e a lungo - lo confesso - ebbi fisso lo sguardo su stelle che tramontavano nell’oceano e che inducevano nell’errore”.

 
Ma cosa attrae ancora oggi del vescovo di Ippona? Lo abbiamo chiesto a padre Gianfranco Casagrande, priore provinciale degli Agostiniani d’Italia:

 
R. - Agostino è sempre nuovo, sempre fresco, è sempre provocatorio, soprattutto, e ha mille interrogativi sempre da porre perché prima di tutto se li è posti lui.

 
D. – Qual è il suggerimento che un agostiniano dà al visitatore di questa mostra?

 
R. - Guardare molto, ascoltare, leggere e poi sentire quello che lo Spirito suggerisce dentro.
 
Ad arricchire la mostra, alcuni preziosi volumi conservati dalla Biblioteca Angelica: manoscritti con le opere di Sant’Agostino, libri a stampa e rare raffigurazioni sul rinvenimento delle reliquie del vescovo di Ippona. Insomma, il cuore inquieto di Agostino richiama ancora ad amare e a conoscere, perché “si conosce solo ciò che si ama”.







All the contents on this site are copyrighted ©.