Al via oggi il Festival di Cannes con il film “Robin Hood" di Ridley Scott
Consueto inizio spettacolare per il Festival di Cannes, che questa sera apre la sua
selezione ufficiale con “Robin Hood” di Ridley Scott. Ennesima rivisitazione di uno
dei più popolari personaggi della letteratura mondiale, il film si segnala per la
decisione di sceneggiatura e regia di far partire la storia del “principe dei ladri”
dal periodo precedente alle gesta che lo hanno reso celebre nei libri e sullo schermo.
È un trattamento specularmente opposto a quello di Richard Lester, che nel 1976, con
“Robin and Marian” aveva raccontato con accenti malinconici il crepuscolo di un eroe,
allora interpretato da Sean Connery. Niente incipit in medias res con
tanto di foresta di Sherwood e sceriffo di Nottingham, dunque. Qui, prima di prendere
il suo nome di battaglia, il protagonista è un soldato al servizio di Riccardo Cuor
di Leone che, tornando dalla Crociata, trova l’Inghilterra in preda al caos e ai soprusi
dell’aristocrazia: la sua trasformazione è lenta e graduale, ma alla fine ne uscirà
un personaggio che assomiglia tanto al “Gladiatore”, eroe di un altro grande successo
di Scott. Insieme a “Wall Street: Money Never Sleeps” di Oliver Stone e “You Will
Meet a Tall Dark Stranger” di Woody Allen, “Robin Hood” costituirà il momento della
verità per le ambizioni di glamour del Festival, che per il resto del programma si
caratterizza per una rigorosa scelta di cinema d’autore. Vi ritroviamo infatti Abbas
Kiarostami con “Copia conforme”, ambientato nei magnifici paesaggi toscani, Takeshi
Kitano che, dopo la trilogia autobiografica, ritorna con “Outrage”alle sue
consuete atmosfere noir, Alejandro Gonzales Iñarritu che realizza il thriller “Biutiful”
senza il consueto apporto del suo sceneggiatore Arriaga. E ancora, Bertrand Tavernier
che adatta per lo schermo un classico della letteratura francese, “La Princesse de
Montpensier”, Daniele Luchetti che con “La nostra vita racconta” le metamorfosi della
classe operaia, Nikita Mikhalkov che nel sequel di “Sole ingannatore” traccia
le vicende delle resistenza russa al nazismo. Ovviamente, il tutto non si esaurisce
qui. Fra Competizione Internazionale, Certain Regard, Eventi speciali, Cannes Classics,
Competizione Corti, Cinéfondation, Quinzaine des réalisateurs e Semaine de la Critique,
il cartellone propone oltre 150 titoli e qualcuno si perderà, perché in dodici giorni
si impongono delle scelte di visione e si rimarrà come sempre con il sospetto di aver
fatto quella sbagliata. Però questo è il gioco dei Festival. Da domani, si incomincerà
a giocare. (A cura di Luciano Barisone da Cannes)