Benedetto XVI in Portogallo, pellegrino della Madonna di Fatima: Chiesa pronta a dialogare
con chi non marginalizza la libertà di dare un senso umano alla vita
Calorosa accoglienza per Benedetto XVI giunto in Portogallo per il suo 15.mo viaggio
apostolico internazionale, a dieci anni dalla Beatificazione dei veggenti di Fatima,
Giacinta e Francesco Marto. L’aereo papale, partito verso le 9.15 dall'aeroporto
romano di Fiumicino, è atterrato nell'aeroporto di Lisbona alle 10,57 ora locale,
le 11.57 in Italia. Ad accogliere il Pontefice, il presidente portoghese Anibal Cavaco
Silva. Il servizio del nostro inviato, Roberto Piermarini:
“Venho
como peregrino de Nossa Senhora de Fátima, investido…” “Vengo nelle
vesti di pellegrino della Madonna di Fatima, investito dall’Alto nella missione di
confermare i miei fratelli che avanzano nel loro pellegrinaggio verso il Cielo”. Così
Benedetto XVI nel suo primo discorso in terra portoghese all’aeroporto di Lisbona
dove ha salutato tutti “indipendentemente dalla loro fede e religione”. Il Papa ha
ricordato l’evento successo a Fatima 93 anni fa, “quando il Cielo – ha affermato -
si è aperto proprio sul Portogallo – come una finestra di speranza che Dio apre quando
l’uomo Gli chiude la porta – per ricucire, in seno alla famiglia umana, i vincoli
della solidarietà fraterna che poggiano sul reciproco riconoscimento dello stesso
ed unico Padre”. Si tratta – ha detto - di un amorevole disegno di Dio che non è dipeso
né dal Papa, né da qualsiasi altra autorità ecclesiale: “Não
foi a Igreja que impôs Fátima – diria o Cardeal Manuel Cerejeira…” “Non
fu la Chiesa che ha imposto Fatima – direbbe il cardinale Manuel Cerejeira, di venerata
memoria –, ma fu Fatima – ha detto - che si impose alla Chiesa”. Una risposta agli
attacchi delle autorità civili di allora, condizionate dell’anticlericalismo-massonico
che considerò le apparizioni di Fatima come un’invenzione della Chiesa tanto che i
tre piccoli veggenti vennero anche arrestati per fargli dire che erano stati indottrinati
dalla Chiesa. “La Vergine Maria è venuta dal Cielo – ha detto Benedetto XVI - per
ricordarci verità del Vangelo che costituiscono per l’umanità, fredda di amore e senza
speranza nella salvezza, sorgente di speranza”. Ed il Papa ha sottolineato che la
sua visita vuole essere una proposta di sapienza e di missione, sotto il segno della
speranza. Benedetto XVI non ha mancato di ribadire alle autorità politiche, che “la
Chiesa è aperta per collaborare con chi non marginalizza né riduce al privato l’essenziale
considerazione del senso umano della vita”. Inoltre ha osservato che la svolta repubblicana
di 100 anni fa, “ha aperto, nella distinzione fra Chiesa e Stato, un nuovo spazio
di libertà per la Chiesa, a cui i due Concordati del 1940 e del 2004 avrebbero dato
forma, in ambiti culturali e prospettive ecclesiali assai segnate da rapidi cambiamenti”.
Dal canto suo il presidente della Repubblica, Cavaco Silva,
accogliendo il Pontefice ha affermato che il Portogallo si attende da questa visita
un messaggio di speranza in questi tempi di incertezza per il Paese. Dall’aeroporto
– tra due ali di folla festante - il Papa si è poi trasferito al Monastero di Jerónimos,
storico complesso da dove partivano nel ‘500 i grandi esploratori ed i missionari
portoghesi e che oggi è utilizzato dal Cerimoniale per l’accoglienza dei Capi di Stato.