Accordo Vaticano-Telecom Italia per la realizzazione di un’infrastruttura in fibra
ottica
Il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano ha siglato oggi con Telecom
Italia un accordo per la realizzazione di una moderna infrastruttura di comunicazione
integrata in fibra ottica per la trasmissione di servizi di fonia, dati e video di
ultima generazione, nell’ambito territoriale della Santa Sede e dello Stato della
Città del Vaticano. La nuova infrastruttura di rete “Full IP” in fibra ottica - informa
un comunicato congiunto - si estenderà su un totale di oltre 400 km consentendo collegamenti
ad alta velocità a partire da 10 Gigabits/secondo tra la Santa Sede e le dieci sedi
extraterritoriali del Vaticano situate a Roma e in zone limitrofe. La nuova piattaforma
centralizzata di comunicazione sostituirà l’attuale infrastruttura della Santa Sede.
Si tratta, ha detto il cardinale Giovanni Lajolo nella cerimonia per la firma del
contratto presso il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, “di un'opera
importante, di grande valore tecnologico per tutto lo Stato Vaticano e che impegnerà
per molti mesi il personale del Governatorato e di Telecom Italia nella sua realizzazione”.
La “realizzazione del primo nucleo dell'infrastruttura di comunicazione integrata
dello Stato Città del Vaticano”, ha affermato ancora il porporato, “consiste nell'insieme
di cablaggi, apparecchiature di rete e sistemi per la telefonia destinati a formare
la spina dorsale delle comunicazioni dello Stato”. Questa nuova infrastruttura, ha
affermato il cardinale Lajolo, “sarà in grado di mettere insieme sistemi di comunicazione
comunemente usati per le reti di computer e servizi di trasporto della voce, consentendo
non solo le normali conversazioni telefoniche, ma anche lo scambio di contenuti dati,
audio e video, usati per esempio nelle videoconferenze”. I sistemi di telefonia saranno
quindi in grado di aggiungere al normale servizio telefonico, servizi aggiuntivi,
come messaggi di posta elettronica e immagini, tipici di Internet. Il contratto e
gli allegati sono stati firmati da mons. Carlo Maria Viganò, segretario generale del
Governatorato, e dal dott. Franco Bernabè, amministratore delegato di Telecom Italia.