Orissa: la Chiesa ricostruisce le case per cristiani e indù
La Chiesa cattolica dell’Orissa ha lanciato un piano per ricostruire circa 5.500 case
nel distretto di Kandhamal, devastato dalle violenze scatenate nell’estate del 2008
dai nazionalisti radicali indù. Le abitazioni sono destinate agli indù e ai cristiani
della zona. Secondo fonti cattoliche locali, nel corso delle violenze sono morte più
di 90 persone, per la maggior parte di fede cristiana. Circa 50 mila persone sono
state inoltre costrette a fuggire. Il direttore del progetto di ricostruzione, padre
Ajaya Kumar Singh, spiega ad AsiaNews che “grazie alle donazioni dei cristiani, alla
fine di aprile sono state completate le prime 1.360 abitazioni”. Lo scopo – aggiunge
– è di arrivare a 5.550”. “Circa 700 famiglie indù troveranno posto nelle nuove case,
mentre le altre andranno ai cristiani”. La Chiesa, sottolinea ancora il sacerdote,
“serve tutti. La religione non è e non può essere una barriera per il servizio o lo
sviluppo locale. Nelle violenze dello scorso anno hanno perso la casa cristiani e
indù: ora le ricostruiamo per tutti. Speriamo che questo gesto faccia capire ai nostri
vicini indù che la Chiesa pensa a tutti”. Ma la tensione resta ancora alta. “Stiamo
cercando di spingere tutti a vivere in pace e armonia, ma ogni giorno affrontiamo
tantissime sfide”, sottolinea padre Manoj Nayak, che supervisiona i progetti di ricostruzione.
A quasi due anni dallo scoppio di quelle violenze, sono ancora forti, in particolare,
le tensioni in almeno 15 villaggi del distretto di Kandhamal. (A.L.)