2010-05-10 14:10:39

Nella festa di San Nicola, il cardinale Bertone richiama la città di Bari a rispondere con “carità intelligente” alle antiche e nuove povertà


Il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, richiama la città di Bari e i suoi abitanti a testimoniare i valori dell’accoglienza e della solidarietà verso gli ultimi nella società. L’auspicio è stato rivolto dal porporato nell’omelia della Messa, celebrata ieri pomeriggio nella basilica intitolata a San Nicola, nella Festa della traslazione delle sue reliquie nel capoluogo pugliese. Il servizio di Roberta Gisotti:RealAudioMP3

Una storia esemplare quella di San Nicola anche nei tempi odierni: vescovo - tra il III e il IV secolo - di Myra, città della Licia nell’Asia Minore, l’odierna Turchia, “pastore d’anime”, “fermo” nella fede anche durante le violente persecuzioni seguite alla politica filo cristiana di Costantino, sempre attento “alle necessità dei poveri e bisognosi” e “nel proteggere i perseguitati”. San Nicola è detto anche di Bari perché - ha ricordato il cardinale Bertone - in questa città di cui è Patrono fu portato e rimane conservato nella Basilica che ne porta il nome il suo corpo, traslato nel 1087, diffondendone in Occidente il culto, già diffuso in Oriente.

 
A tutti i “cari baresi” il segretario di Stato vaticano ha portato la benedizione di Benedetto XVI, raccomandando di mantenere “viva” e rendere “sempre più autentica” la devozione al loro Patrono, fedeli al suo messaggio “riconducibile a due parole: verità e carità”, testimoniando i “valori dell’accoglienza e della solidarietà”, che “esprimono la vera solidità di una comunità civile”. “La città – ha osservato il cardinale Bertone – è fatta di volti, di storie che si intrecciano, di gioie e di sofferenze condivise”. Servire il bene comune, significa quindi “prestare sempre più attenzione a quanti sono in difficoltà, impegnandosi per dare a tutti, specie agli ultimi, una vita dignitosa e serena”, aprendosi “a quella ‘fantasia della carità’ che consente di andare incontro a quanti sono afflitti da antiche e nuove povertà”. Per questo, il porporato ha chiesto alle comunità parrocchiali e alle associazioni cattoliche di “affrontare con rinnovato ardore apostolico i problemi etici, sociali e culturali del momento presente, rispondendo con carità intelligente alle nuove sfide, cosicché cresca la qualità della convivenza civile”. Infine, l’auspicio che Bari “continui nella ricerca di sempre più intensi contatti ecumenici con le Chiese cristiane d’Oriente, in particolare con i fratelli russi”, pellegrini numerosi nella Basilica di San Nicola.







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