Mons. Vegliò alla Cattolica di Milano: l’integrazione solidale degli immigrati è una
sfida di civiltà
Di fronte al fenomeno dell’immigrazione, bisogna investire sul tema dell’integrazione
e della cittadinanza: è quanto affermato stamani da mons. Antonio Maria Vegliò all’Università
Cattolica di Milano alla presentazione di due volumi su “Processi migratori e integrazione
nelle periferie urbane”. Il presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per
i Migranti e gli Itineranti ha messo l’accento sulla sfida della “società integrata”
e sull’accoglienza degli immigrati all’insegna della solidarietà e nel rispetto delle
leggi. All’evento, hanno preso parte alcuni sindaci delle principali città italiane
e il ministro degli Interni, Roberto Maroni. Il servizio di Alessandro Gisotti:
In
un Paese come l’Italia, che “si confronta con una forte pressione immigratoria”, ha
affermato mons. Antonio Maria Vegliò, “è sempre più urgente l’attuazione di progetti
per l’integrazione”. Il presule ha sottolineato che sul terreno delle migrazioni “si
gioca la partita della costruzione di una civiltà più ricca di valori, dove la semplice
giustapposizione delle culture passa dallo stadio di pura necessità ad una vera scelta
di civiltà”. Il futuro, ha ribadito, passa “per l’impegno interetnico”. Le istituzioni
educative, ha aggiunto, sono in prima linea nel formare persone “capaci di apprezzare
la diversità, evitando chiusure pregiudiziali”. E tuttavia, ha avvertito, “sono importanti
nuovi investimenti sul tema della cittadinanza e della partecipazione, sulla preparazione
di educatori”. Vi è inoltre, ha detto mons. Vegliò, la necessità “di una nuova politica
fiscale, della casa, dell’accompagnamento, della sicurezza sociale, della tutela della
salute e della vita di tutti”. Aggregando tutte le forze sociali, culturali e istituzionali
coinvolte, ha quindi ribadito, vanno individuati “valori di mutua conoscenza, del
dialogo e dell’ascolto, senza dimenticare l’obbligo di tutti al rispetto delle norme”
dello Stato.
Il capo dicastero vaticano ha inoltre
sottolineato che le migrazioni sollecitano “l’adozione di nuove reti di solidarietà
contro la miseria e l’esclusione sociale”. Un’urgenza ancor più evidenziata, ha detto,
dai recenti fatti di cronaca, come gli scontri tra immigrati a via Padova a Milano.
Per questo, è stata l’esortazione del presule, vanno allargati “gli spazi di appartenenza
e partecipazione”, restringendo quelli “di emarginazione e di esclusione”. L’arcivescovo
Vegliò ha concluso il suo intervento auspicando che vengano ribaditi quei valori che
“esprimono le esigenze fondamentali della persona umana e della sua dignità” tra cui
vi è appunto anche “l’accoglienza degli immigrati, rispettosa delle leggi e volta
a favorire l’integrazione, per una società veramente solidale".