La campagna multimediale del Moige per insegnare a genitori e figli come difendersi
dalla pedofilia
Il Movimento Italiano Genitori-Moige ha lanciato una campagna multimediale per lottare
contro la pedofilia. Da un’indagine svolta per il Moige, emerge che dopo la droga
la pedofilia è la principale fonte di preoccupazione per i genitori. Specialmente
quelli con figli fra i 5 e i 15 anni, vorrebbero avere più strumenti per affrontare
questo tema con i figli. Il servizio di Debora Donnini:
Il Moige
scende in campo nella lotta alla pedofilia. Per questo, lancia una campagna multimediale:
da uno spot televisivo ad un sms al numero 45507 per raccogliere fondi, dal sito internet
www.prevenzionepedofilia.it al numero verde 800.93.33.77. E con interventi anche nelle
scuole. Sull’obiettivo di quest’azione negli istituti scolastici, sentiamo Maria
Rita Munizzi, presidente del Moige: “L’obiettivo,
attraverso un teatrino di burattini e un fumetto realizzato per i bambini delle scuole
elementari, è quello di affrontare con loro questo argomento, cercando di dare delle
indicazioni su quello che è giusto e quello che non è giusto. Come trovare il coraggio
di dire 'no' a un adulto, se si ricevono delle attenzioni che mettono in difficoltà.
Quindi, far capire ai bambini, con un linguaggio delicato, come potersi difendere.
Abbiamo poi realizzato anche una guida per i genitori e per gli insegnanti, che li
aiuti a seguire questi bambini”. Non dare confidenza agli estranei e non
rivelare informazioni private, come e-mail e numero di telefono. Il 90% dei genitori
dà consigli ai propri figli, ma si può e si deve fare di più. Ancora Maria
Rita Munizzi: “Devono essere più consapevoli che
Internet ed i social network sono una sponda molto, molto pericolosa, perché dietro
l’anonimato si può celare una persona che finge di essere un bambino, mentre invece
in realtà è un adulto. Non c’è una reale comprensione del fenomeno. Ma cosa fanno
i genitori per difendere i figli da Internet? Solo due su dieci li seguono nella navigazione
e la metà dei genitori non ha ancora dotato i computer di casa di sistemi di protezione”. Il
Moige, dunque, punta sull’informazione alle famiglie, perché sempre di più sappiano
combattere a fianco dei loro figli contro la pedofilia.