I vescovi argentini esortano i fedeli a non dimenticare i poveri
Accendere una candela “per dare una nuova luce di speranza all’Argentina”, illuminando
la nazione nel Bicentenario dell’indipendenza: è l’esortazione rivolta dalla Chiesa
del Paese a tutti gli argentini in occasione del pellegrinaggio annuale al Santuario
di Nostra Signora di Luján, 70 chilometri a nordest di Buenos Aires, che lo scorso
fine settimana ha riunito in preghiera migliaia di fedeli. Presiedendo la Messa concelebrata
da 20 vescovi della regione di Buenos Aires, il presidente della Conferenza episcopale
e arcivescovo della capitale, il cardinale Jorge Maria Bergoglio, ha criticato il
diffuso atteggiamento di indifferenza di fronte alla povertà. Il porporato – rende
noto l’agenzia Misna – ha anche chiesto alla Vergine di Luján, patrona del Paese,
“di prendersi cura in particolare dei più dimenticati”. I poveri “sappiano che qui
ci sarà sempre un posto per loro”, ha assicurato il cardinale, invitando gli argentini
“a non abbassare le braccia spinti dalla disperazione”. Ai cattolici ha chiesto inoltre
di rivolgersi alla Vergine di Luján, “madre dei poveri e degli umili”, affinché “doni
la grazia di saper lavorare per la patria, per farla crescere nella pace e nella concordia,
sradicando ogni odio e rancore”. I vescovi argentini hanno a più riprese riportato
l’attenzione negli ultimi mesi sul problema della povertà che, secondo i dati dell’Istituto
nazionale di statistiche e censimenti, nel secondo semestre del 2009 avrebbe riguardato
solo il 13,2% della popolazione. Un dato, questo, ritenuto inaffidabile da più parti.
Istituti economici privati e organismi a difesa del consumatore hanno denunciato una
manipolazione dei dati. Secondo uno studio condotto lo scorso anno dalla Chiesa, il
tasso di povertà in Argentina è vicino al 40%. (A.L.)