El Salvador, la Chiesa chiede allo Stato di difendere il diritto alla vita
La Conferenza episcopale di El Salvador è preoccupata che le autorità possano ratificare
il "Protocollo Facoltativo della Convenzione sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione
contro le donne", perché questo prevede, tra l'altro, la legalizzazione dell'aborto.
I vescovi di El Salvador hanno inviato una lettera al presidente Mauricio Funes e
all’Assemblea legislativa chiedendo che il Protocollo non sia ratificato. Oltre a
minacciare il feto, “potrebbe portare gravi conseguenze alla dignità delle donne",
ha detto l'arcivescovo di San Salvador, mons. José Luis Escobar Alas, nella tradizionale
conferenza stampa della domenica. “I vescovi – ha detto il presule, ripreso dall’agenzia
Fides – sottolineano l'impegno della Chiesa cattolica a far scomparire nel mondo ogni
forma di discriminazione contro le donne, ma attraverso canali giusti e non andando
contro i principi della famiglia e della società”. Nel Paese, si considera la famiglia
come base primaria della società, e oggi più che mai “si sente il bisogno di rafforzare
l'educazione dei giovani sui valori, per garantire il presente e il futuro del nostro
Stato”, ha aggiunto l'arcivescovo di San Salvador, che ha parlato a nome di tutti
i vescovi della nazione. La ratifica del “Protocollo Facoltativo della Convenzione
sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione contro le donne” sarà discussa
nei prossimi giorni presso la Commissione per l'infanzia e la famiglia nell’Assemblea
Legislativa. (A.L.)