2010-05-09 14:14:02

Kenya: un modello di sviluppo basato sullo spirito di comunità


Prosegue in Kenya lo sviluppo di "Saint Martin", un’organizzazione basata sulla comunità con 1.300 volontari locali impiegati in sei programmi di intervento che vanno dall’inserimento sociale dei bambini di strada all’assistenza dei disabili, dalla prevenzione dell’Aids al microcredito e alla tutela dei diritti umani. L’agenzia Fides ricorda che la Comunità, situata a Nyahururu, una località attraversata dall’Equatore, 280 chilometri a nord della capitale Nairobi, venne creata nel 1997 dal sacerdote italiano don Gabriele Pipinato, inviato in Kenya dalla diocesi di Padova, e da un primo gruppo di volontari kenioti. Oggi, è una organizzazione non profit che riunisce oltre un centinaio di persone, pagate per lavorare a tutti i programmi, e una fitta rete di volontari attivi non solo a Nyahururu ma anche nei villaggi limitrofi, spesso raggiungibili solo attraversando strade sterrate in mezzo alla foresta. Nelle loro comunità, i volontari fanno visita alle famiglie più deboli, segnalano casi di malattia o assistono i disabili in forma del tutto gratuita. Nell’ambito dei programmi di intervento, il sesto è il più importante, ed è chiamato "mobilitazione della comunità". Sono 38 gli operatori a lavorare nel settore con l’obiettivo di creare una cultura di solidarietà. Altro settore chiave è quello del sistema educativo. Negli ultimi mesi, gli operatori impegnati si sono recati in visita presso 28 chiese, cattoliche e protestanti, per promuovere uno spirito di consapevolezza sull’Aids e spiegando che nelle singole comunità ci sono persone malate, ma anche persone che se ne possono prendere cura. (E. B.)







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