I vescovi americani a favore delle agevolazioni commerciali ad Haiti
“Il proseguimento e l’incremento delle agevolazioni commerciali per Haiti saranno
un chiaro segno che gli Stati Uniti sono pronti a compiere i passi necessari per migliorare,
nel breve e nel lungo periodo, le vite di migliaia di abitanti di questo Paese”. Questo
il messaggio che monsignor Howard James Hubbard, vescovo di Albany e presidente del
Committee on International Justice and Peace della Conferenza episcopale degli Stati
Uniti (Usccb), e Ken Hackett, presidente del Catholic Relief Service (Crs), hanno
inviato martedì scorso ai senatori Max Baucus e Charles Grassley, i due promotori
presso la camera alta del Congresso di Washington del progetto legislativo denominato
“Haiti Lift Program Act”. I religiosi statunitensi – riporta l’Osservatore Romano
– hanno esortato i due rappresentanti politici a portare a compimento, nel minor tempo
possibile, l’iter della loro proposta legislativa presso il Congresso. Nel caso che
fosse approvata, la nuova legge darebbe un concreto aiuto alla ripresa dell’attività
lavorativa delle piccole aziende manifatturiere del Paese caraibico, capaci di procurare
nuova occupazione per la popolazione colpita dal disastroso terremoto dello scorso
13 gennaio. Nel messaggio inviato ai due senatori, il vescovo Hubbard e Ken Hackett
hanno fatto presente che i piani di agevolazione commerciale per le piccole imprese
di Haiti ora in vigore, "Hope 1" e "Hope 2", hanno bisogno di essere prolungati almeno
fino al 2020, per poter permettere il rilancio del settore produttivo del Paese. I
due religiosi hanno inoltre sottolineato che le agevolazioni alle esportazioni haitiane
verso gli Stati Uniti, prevalentemente costituite da prodotti ortofrutticoli, rappresenterebbero
certamente un atto di grande solidarietà verso la popolazione di Haiti, ancora afflitta
dai numerosi problemi del dopo terremoto. (E. B.)