2010-05-09 14:20:17

Angola: difficoltà per il Centro di accoglienza per bambini stregoni di Soyo


Prosegue tra mille difficoltà il lavoro del centro Angola: difficoltà per il centro di accoglienza per bambini stregoni di Soyo, in Angola, aperto a quei bambini per l'appunto accusati di stregoneria e per questo motivo spesso vittime di una superstizione collettiva che si lascia andare contro di loro ad atti di cruda violenza. Mancano soprattutto spazio e medicinali, ha affermato al giornale cattolico “Apostolado” il direttore del Centro Kikudo della città, padre Eduardo Matumona. “Il locale dove vengono registrati i ragazzi, sorge dove una volta era un’ala del cimitero parrocchiale”, ha detto il religioso, secondo quanto riporta l’agenzia Fides. Gli ospiti del centro – ha dichiarato ancora – “non hanno le lenzuola e il dormitorio non è in buone condizioni”. Le risorse sono quelle che arrivano dalla parrocchia con in aggiunta un piccolo sostegno esterno. L’obiettivo della struttura, che al momento accoglie 10 bambini e tre anziani fra i 50 e i 70 anni, è quello di reinserire i piccoli nella società. Benedetto XVI durante il suo viaggio in Angola nel marzo del 2009, durante la celebrazione nella chiesa di São Paulo a Luanda, ha ricordato che migliaia di angolani “vivono nella paura degli spiriti, dei poteri nefasti da cui si credono minacciati; disorientati, arrivano al punto di condannare bambini della strada e anche i più anziani, perché - dicono - sono stregoni”. (E. B.)







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