Al "Regina Coeli" Benedetto XVI chiede di pregare per il suo viaggio in Portogallo.
La benedizione al Congresso eucaristico nazionale del Brasile
L’invito alla preghiera in vista dell’imminente viaggio apostolico a Lisbona e a Fatima,
una calorosa benedizione ai partecipanti al prossimo Congresso Eucaristico nazionale
del Brasile e l’invito a “tenere alta” la qualità dell’istruzione nelle scuole cattoliche.
Sono i temi principali toccati questa mattina da Benedetto XVI prima e dopo la recita
del Regina Coeli, in Piazza San Pietro. Il Papa ha dedicato un pensiero spirituale
a Maria che, ha detto, “ha donato al mondo una nuova primavera”. Il servizio di Alessandro
De Carolis:
Maggio, mese
della primavera e mese mariano per eccellenza. Benedetto XVI ha messo in stretta correlazione
il contesto “naturale” e quello liturgico nel quale la Chiesa ricorda la Madre di
Cristo. In questo periodo, ha osservato il Papa, nel nostro emisfero “la primavera
avanza con tante e colorate fioriture; il clima è favorevole alle passeggiate e alle
escursioni”: per i cristiani è ancora il Tempo di Pasqua, “il tempo dell’alleluia”
e dell’attesa della Pentecoste. Un periodo al quale, ha detto, “si intona bene la
tradizione della Chiesa di dedicare il mese di maggio alla Vergine Maria": “Ella,
in effetti, è il fiore più bello sbocciato dalla creazione, la 'rosa' apparsa nella
pienezza del tempo, quando Dio, mandando il suo Figlio, ha donato al mondo una nuova
primavera. Ed è al tempo stesso protagonista, umile e discreta, dei primi passi della
comunità cristiana: Maria ne è il cuore spirituale, perché la sua stessa presenza
in mezzo ai discepoli è memoria vivente del Signore Gesù e pegno del dono del suo
Spirito”. E proprio nel cuore di questo mese mariano, ha proseguito
Benedetto XVI, “avrò la gioia di recarmi nei prossimi giorni in Portogallo” per visitare
Lisbona e Porto e poi per raggiungere Fatima, in occasione del decimo anniversario
della Beatificazione dei due pastorelli Giacinta e Francesco: “Per
la prima volta come Successore di Pietro mi recherò a quel Santuario mariano, tanto
caro al Venerabile Giovanni Paolo II. Invito tutti ad accompagnarmi in questo pellegrinaggio,
partecipando attivamente con la preghiera: con un cuore solo ed un’anima sola invochiamo
l’intercessione della Vergine Maria per la Chiesa, in particolare per i sacerdoti,
e per la pace nel mondo”. Dopo la Recita del Regina Coeli, il
Papa ha rivolto un lungo saluto in lingua portoghese al popolo brasiliano, che dal
13 al 16 maggio prossimo vivrà il grande appuntamento del 16.mo Congresso eucaristico
nazionale, al quale il Pontefice ha inviato come suo rappresentante il cardinale Claudio
Hummes. Il motto del Congresso, che riporta le parole dei discepoli di Emmaus:
“Resta con noi, Signore", esprime – ha affermato Benedetto XVI – “il desiderio che
pulsa nel cuore di ogni essere umano”: “Possais todos vós,
pastores e povo fiel… Possiate voi tutti, pastori e fedeli, riscoprire
che il cuore del Brasile è l’Eucaristia. E' proprio nel Santissimo Sacramento dell'Altare
che Gesù mostra il suo desiderio di essere con noi, di vivere in noi, di donarsi a
noi. Il suo culto ci porta a riconoscere il primato di Dio perché Egli solo può trasformare
i cuori degli uomini, portandoli all’unione con Cristo in un solo corpo (...) Questo
esige di essere comunicato così che Egli possa costruire una società più giusta”. Pensando
poi alla prossima fine dell'Anno sacerdotale, il Papa ha invitato tutti i sacerdoti
“a coltivare una profonda spiritualità eucaristica sull’esempio del Santo Curato Ars”.
Quindi, tra i saluti in lingua italiana, Benedetto XVI ha rivolto un pensiero ai partecipanti
alla 30.ma Maratona di Primavera-Festa della scuola cattolica, guidati dal cardinale
vicario, Agostino Vallini. Augurando a tutti – dirigenti, docenti, alunni e
genitori delle scuole cattoliche di ogni parte d’Italia – di "concludere nel modo
migliore l’anno scolastico", il Papa ha aggiunto: “Soprattutto,
vi incoraggio a tenere sempre alta la qualità dell’istruzione e dell’educazione nelle
vostre scuole, che sono un patrimonio prezioso per la Chiesa e per l’Italia”.