Mons. Mamberti inaugurerà la X Settimana Sociale a Cuba
La Commissione Giustizia e Pace dell’Episcopato cubano, sotto la presidenza del vescovo
di Holguìin, mons. Emilio Aranguren, ha annunciato ieri che tra il 16 e il 20 giugno
si terrà la X Settimana Sociale i cui lavori, saranno aperti all’Avana da mons. Dominique
Mamberti, Segretario per rapporti con gli Stati. Il presule aprirà i lavori con un
suo intervento presso l’Aula della prestigiosa Università di L’Avana, dove in passato
hanno parlato Giovanni Paolo II e il cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato,
dedicato al tema dello “Stato e la Laicità”, argomento - si legge nel comunicato della
Chiesa cubana - “di grande trascendenza e attualità nei dibattiti sociali contemporanei”.
Da osservare che Cuba e la Sede Apostolica in questo 2010 ricordano i 75 anni di rapporti
diplomatici ininterrotti, stabiliti sotto il pontificato di Pio XI. E', dunque, probabile
che questa sia anche una materia che sarà inclusa nelle discussioni e nelle riflessioni
dei partecipanti alla Settimana Sociale che - in quattro sezioni - analizzerà diversi
aspetti dell’odierna realtà cubana. Il comunicato, in merito a queste sezioni di lavoro,
spiega che si parlerà della presenza pubblica e i compiti pastorali della Chiesa cattolica
a Cuba; del bisogno di dialogo e riconciliazione tra i cubani; delle sfide dell’economia
nazionale e, infine, delle complessità attuali della società cubana e dell'incidenza
del lavoro pastorale in questa realtà. Alla X Settimana Sociale cubana prenderanno
parte delegati di tutte le diocesi e numerosi intellettuali ed esperti cubani residenti
nel Paese e proveniente anche dall’estero. La Settimana sociale cubana è uno dei frutti
più pregevoli dell'’Incontro Nazionale Ecclesiale Cubano (ENEC), che ha avuto luogo
nel febbraio del 1986, dopo un'approfondita preparazione ecclesiale durata cinque
anni. Due anni dopo, nel 1988, nel corso della visita ad Limina dei presuli
cubani, Giovanni Paolo II osservò: “Questo avvenimento ecclesiale ha significato certamente
un passo importante nella vita cristiana di questa nazione” poiché “mentre stabiliva
un dialogo rispettoso con la cultura e le realtà sociali, lanciava un vigoroso appello
all'evangelizzazione. È stato un “porsi in cammino”, guidati dalla forza dello Spirito.
Questo è stato possibile “a partire da una profonda presa di coscienza e dall’ineludibile
impegno di seguire Cristo nella vita di tutti i giorni”. Il comunicato della Chiesa
cubana, ricordando che in quest’occasione ci saranno per la prima volta ospiti non
cattolici, “auspica che il lavoro della Settimana sia un contributo al dialogo tra
i cubani, unica via per costruire un futuro nazionale equilibrato”. (A cura di
Luis Badilla)